Capossela, ritmi gitani, Mediterraneo incrociato ad un suono piratesco che si fonde con la profondità delle acque e dona ampiezza gipsy ad una musica priva di barriere ideologiche e in grado di osservare da vicino l’avvento di una nave che forse ridonerà speranza al mondo circostante. I Nuju, band un po’ emiliana e un po’ calabrese, è tornata con un nuovo disco, con una prova dal sapore salmastro che ripercorre uno stile, un genere ballabile e di sicuro impatto in grado di smuovere fisicamente e mentalmente ascoltatori di ogni estrazione sociale, ricercando nell’importanza della comunicazione in musica un luogo adatto per parlare e cantare canzoni che non conoscono fine e destinate a completare un quadro d’insieme davvero affascinante e realmente essenziale. Storie vere di una nave fantasma è il racconto di un’Italia ricca di contraddizioni e di lavoro da fare, da Burattinaio fino ad Una faccia una razza passando per Denaro, Onde Radio, Arrivando dal mare i nostri con perizia minuziosa e burlesca raccontano le illusioni della vita e le speranze raccolte in un album che nella sua maturità composita risulta essere tra le migliori proposte di genere di questo tempo.