These Radical Sheep – Soundtrack for breakfast (Autoproduzione)

Il colore dei Beatles trasportato ai giorni nostri, quel colore allucinato e contorto che ci fa sognare, ci fa atterrare in mondi lontanissimi e ricco di proiezioni sonore, quelle proiezioni sonore che chiedono al cantautorato di andare oltre, incontrando il rock e il pop d’autore, confezionando una prova varia e autentica.

I These Radical Sheep sono una band che non bada a compromessi e ama alla follia quello che fa, nascono a Padova e decidono fin da subito di suonare un indie folk pop intelligente, contaminato certamente, ma anche carico di originalità e apporto personale, che non guasta di certo, ma che permette all’ascoltatore di entrare in modo discreto nel mondo creato appositamente dal gruppo, un mondo colorato e strampalato, che ci racconta e si fa raccontare tramite otto canzoni, otto modi diversi di svegliarsi e di vivere la mattina.

Si passa da A morning per la lucentezza di Soleada e poi via via a rincorrere il giorno lungo strade infinite in pezzi come Colors o This Life e chiudendo il cerchio con Grey.

Riportando un genere non più in auge, i nostri si relegano un posto tra gli estimatori del passato, un passato che ha messo le radici alla musica moderna e grazie a queste costruzioni sonore riesce a vivere ancora una volta, il pianoforte in primo piano e quella batteria presente, ma non invasiva, danno un senso al tutto di svogliato relax, in un continuo di capacità espressiva ben calibrata, che non sfigura, ma anzi si impossessa del tempo per farlo un po’ anche nostro.