Les trois tetons – Songs about Lou (Autoproduzione)

Un viaggio in verticale suddiviso in due atti, un cammino di maturità che si compie nella speranza del cambiamento, nel domani che vertiginosamente si innesta in ognuno di noi per dimostrare che ancora il rock’n roll è vivo e possiede un’anima, incarnata nella complessità della band ligure Les trois tetons e del loro quarto album in studio Songs about Lou.

Dentro a questo concept album si divincolano in maniera molto interessante lo Springsteen dei primi tempi, affiancato alla malinconica nostalgia di Tom Waits e alle sferzate elettriche di Rolling Stones tanto per citarne alcuni.

Quel rock prettamente americano che in qualche modo raggiunge attimi di complicità esistenziale nelle melodie del violino suonate per l’occasione da Fabio Biale e dalle sfumature di R.E.M d’annata ad aprire nuove strade nel vecchio alternative targato ’90.

Un disco che suona omogeneo nella sua interezza parlando dell’immaginario Lou e delle sue avventure, in un continuo crescendo emozionale che si concretizza nella seconda parte del disco.

Un album ben congegnato e strutturato, canzone dopo canzone, verso un’entroterra fatto di passioni e confronti quasi fosse uno specchio del passato affacciato sul presente, dove i nostri si fanno portabandiera.