So Faking – So Faking (I dischi del minollo)

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Album fresco e di spessore nato sull’urgenza del momento e in grado di catturare l’idea di un garage rock in evoluzione e lineare quanto basta per dare un senso alle dieci canzoni proposte sotto la stella della semplicità, ma soprattutto dell’efficacia, in grado di mantenere promesse e attese per un progetto, quello del genovese Paolo Pretto, di intercettare sapientemente una musica principalmente legata agli anni 60′ che riesce a centrare l’obiettivo di creare un ponte con gli anni ’90 di band come Blur in una unione di intenti che rigogliosa si sposa bene alla causa e trattiene un’enciclopedica discografia di mostri del rock come i Beatles per rilanciarla a dovere in un rispolvero che si fa tangibilità in pezzi come l’iniziale So young fino a Raging Doll in un disco che esso stesso cerchio di continuità con un passato dall’aspetto vintage, ma non troppo, in cui la destrutturazione e il cantato sono forme essenziali per la buona riuscita di una produzione che mira alto, qualitativamente parlando e si porta con sé uno strascico importante da mantenere nel tempo.