Il ballo dell’orso – Secondo me mi piace (Black Candy/Woodworm)

Cantautorato che si perde nei meandri della continuità intascando una prova che ingloba un pensiero immedesimato e quasi menefreghista di un certo tipo di non sense che parla con introspezione di un mondo in decomposizione e sazio di vicende quotidiane, sorgente stessa per una prova che sa di tempo prezioso, una seconda prova  capace di sottolineare la capacità di questa band nel ricreare scatole di ambientazioni sonore che ripagano della fatica e danno il loro meglio grazia a musica di pregevole fattura attorniata da testi erotico – vissuti che ricordano in certi passaggi le morbosità di alcune composizioni di Elio e Le storie tese o degli Skiantos tralasciando la matrice punk del tutto e valorizzando una prova che trova nel cantautorato la sua maggiore introspezione in pezzi come L’ultimo uomo sulla terra, bellissimo spaccato di genialità corrosiva, fino al grande finale lasciato a Tutto quello che mi resta, quasi a voler dar conferma del valore di questa band che sa come non prendersi sul serio e nel contempo conosce il segreto per racchiudere dentro a tutto questo disco un significato che va al di là delle apparenze.