Evacalls – Seasons (Autoproduzione)

Avete presente i Placebo che suonano seduti attorno al fuoco in una spiaggia a metà Luglio? Ecco questi sono gli Evacalls.

Melodie raffinate in lingua inglese, che si lasciano dietro il pop degli anni ’90 per trasformalo con grande stile e concretezza in un buon mix tra indie e brit-pop.

Un album che racconta l’incedere delle stagioni con piglio genuino e scanzonato, con un uso sapiente si synth e con la capacità di chi da tempo ha nel cassetto una manciata di pezzi e vuole farne un disco da lasciare come traccia del proprio passaggio.

Ecco allora che Giuseppe Guidotti ricerca gli altri musicisti da aggiungere al suo progetto e in breve tempo la squadra si amplia con l’ingresso di Vincenzo Augello alla voce, Alessandro Martinetti alla batteria, Alessandro Ghiotto alla chitarra e Matteo Borla al basso.

Ne esce un suono puro, raffinato e al contempo ricercato; il tutto si denota da pezzi come “Give me a reason”  e “Away from her(e)” che ricorda i defunti “Zwan”.

Bellissime poi le parti strumentali di “Monday” e “The man who lives on the moon”.

Ecco allora che le finestre si aprono per lasciare spazio ad una ventata di aria fresca , in attesa della primavera che deve arrivare, come fosse un rito continuo, essenziale e esistenziale quello di correre nei prati vicino alle farfalle, quello di seminare buoni frutti, quello di ascoltare buona musica.

Gli Evacalls sono tutto questo e con un suono così non si può aver paura nemmeno del temporale