Syne – Croma (Autoproduzione)

Rock elettronico che si stende nella sostanza e nel cambiamento lasciando costruire castelli fluttuanti nell’aria, intrappolando magicamente la fantasia delle sonorità anni ’80 per trasportarle direttamente ai giorni nostri, come i Bluvertigo ridefiniti, a cui è riassegnato un nuovo nome, una nuova possibilità di dare maggior sfogo alla propria creatività, passando dagli abissi al già conosciuto, non abusando dei synth, ma utilizzandoli con intelligenza, tanta capacità e tecnica, padroneggiando gli strumenti e segnando una via da seguire.

Testi che brutalmente si affacciano alla realtà, testi che parlano di dubbi esistenziali e si chiedono, si domandano, vogliono sapere, conoscere e andare oltre, cinque pezzi in italiano e cinque in inglese, una scelta azzardata, un disco dove l’osare non è solo parola, ma vera e propria messa in scena di un mondo, il nostro, che cerca ogni giorno di non annegare.

Syne rifondano il rock elettronico, lo fanno grazie a queste nove canzoni che ci raccontano e si raccontano, le sbilenche geometrie diventano tanta sostanza partendo da VerdeMente finendo con Yellow, un vortice emozionale intrepido che scarica al suolo l’elettricità per consegnarci una prova che non rimane nel sottofondo della nostra mente, ma che piano piano riaffiora quasi fosse un ricordo ora vivo più che mai.

Giovani e con grandi capacità al seguito i nostri hanno raccolto una pesante eredità e rilanciato un genere che in Italia era caduto in disuso, garantendosi una posto tra le migliori uscite discografiche di quest’anno.