-FUMETTI- AA.VV. (MalEdizioni / Bohnobeh)

La piccola officina editoriale MalEdizioni è stata così gentile da farmi recapitare una serie di albetti a fumetti alquanto interessanti. Una nuova veste grafica e un nuovo punto di vista per scoprire le intenzioni d’avanguardia di una casa editrice sempre pronta al rinnovamento e in grado di studiare da vicino fenomeni contemporanei di sicuro interesse. Andremo ad analizzare e a parlare di tutto questo sotto una forma di espressività che lega le poche pagine narrate ai disegni, ai colori, alle sensazioni che traspirano dalla lettura.

Partiamo con un nome già conosciuto su queste pagine. Alice Socal, classe ’86, autrice, tra gli altri, di Cry me a river e Il fratello di Jurgen, abita in Germania ed è un’autrice particolarmente talentuosa e personalissima. Qui la troviamo, con Junior, a parlare di gravidanza. Una gravidanza però sognata da un uomo. Una gravidanza maschile, a scambiare ruoli, ad immaginare in un’onirica visione, un punto futuribile, ma inaccessibile. Colori a pastello raccontano di personaggi antropomorfi in camerette sghembe e vedute introspettive di una solitaria scoperta, di un mondo visto attraverso lo specchio dell’illusione, ma che sicuramente fa riflettere la nostra immagine interiore.

Cambiamo completamente visione atmosferica con Guido Brualdi e il suo Via di qui. Brualdi, giovanissimo autore e musicista, immerge il lettore all’interno di un contesto di provincia e facendo del racconto dei ragazzi di vita un punto necessario per comprendere una poetica contemporanea che ambisce alla riflessione, alla formazione e alla strutturazione di un proprio mondo o più semplicemente una ricerca contestuale di un proprio posto dove vivere. Ne esce un fumetto denso nella sua brevità. Un insieme di parole e immagini che attraverso nuvole grafiche tratteggiano un ritratto naif personale di un determinato momento di vita. A ricordare quel Zanardi di Andrea Pazienza e le sue avventure.

Logbook. A pelle il mio preferito. Terhi Ekebom artista finlandese, ci regala un’interiore visione che diventa ricerca attraverso costrutti silenziosi immersi in territori e lande desolate, ma piene di vita. La protagonista del racconto si mette alla ricerca di un qualcosa che ha perduto. Un viaggio sulla barca dell’esistenza che attraversa surrealismi magrittiani e concentriche visioni che attanagliano e fanno rimanere il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Si scavalca l’illusione percependo i colori nordici di un’acqua fredda e senza via d’uscita. Scaldata solo dal calore delle emozioni e delle sensazioni. Un sogno inquietante e meraviglioso. Piccolo capolavoro.

Altra talentuosa promessa e già conosciuta su queste pagine virtuali con Malibu, Eliana Albertini, qui con lo spillato Good Girl si domanda a che cosa possono pensare i pupazzi quando ci guardano? Un tuffo quindi nel mondo fanciullesco dell’infanzia con occhi sicuramente nuovi e desueti. Nove brevissime storie che come confetti edulcorati ci mostrano nuove visioni e prospettive. Un universo magico caratterizzato dove la forza del racconto acquisisce senso proprio nei messaggi da veicolare per un risultato d’insieme che sa osare,  trasformando il gesto d’impatto in qualcosa di ragionato e che inevitabilmente fa riflettere. Nove narrazioni quindi con un denominatore comune che diventa ponte inevitabile tra passato e presente.

Nel pacchetto ricevuto anche due albetti editi dal collettivo bolognese Bohnobeh. Il canyon di Rita Mezzanotte racconta di una sudata Estate dove il colore si fonde al calore. L’erotico necessario prende piede in un piccolo fumetto muto e originale dove la tensione dell’invisibile sfocia all’interno di pagine legate da un filo rosso da slacciare. Un’idea davvero interessante che a mio avviso merita un’apertura maggiore alla narrazione a creare, forse, una vera e propria completezza di fondo. Notevole comunque la descrizione dell’attimo da cogliere.

Chiara Abastanotti e l’albetto Seme. La prima edizione, in foto, del 2016 uscita in sole 20 copie è stata ristampata nel 2020, sempre in copie numerate, 150 questa volta. Una storia viscerale dove il bianco e nero prende il sopravvento e diventa parte essenziale per raccontare di nascita, radici e sviluppi. Dal seme la pianta in un chiaro scuro intenzionale che racconta della fine e dell’inizio della vita attraverso la storia di un seme e del suo allargare le braccia all’esistenza. Davvero notevole.

Per info e per acquistare i fumetti:

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