Alangrime – Colpogrosso (Resisto)

ALANGRIME - COLPO GROSSO [RECENSIONE] - Primo Ascolto

Alternative d’autore potente e legato al filone contemporaneo dei vari Achille Lauro in un concentrato che parla di contemporaneità e di interessi che vanno oltre l’apparenza e si attestano fiduciosi nel ricreare una solida base per una poesia metropolitana d’amori perduti e andati a male. Alangrime, sosia di Aimone Romizi dei FASK, ci consegna una prova davvero ben strutturata dove l’erotico scende in campo e prende la scena scivolando negli abissi della nostra anima a raccontarci di un mondo intriso di televisione, di facili like e di rapporti usa e getta in una normalità fatta canzone che rispecchia di prepotenza tutto ciò che stiamo vivendo giorno dopo giorno. Da Marziana, singolone d’apertura, ci si muove con lentezza riflessiva verso Dreamramen, Metti che nevica solo per noi, Plutone per un risultato d’insieme importante per la scena alternativa italiana. Colpogrosso è un disco che parla diretto al cuore dell’ascoltatore moderno, un mix vivace di racconti odierni e nel contempo uno sguardo interiore al mondo che risiede nel profondo.


Mimica – Barriera relativa (Resisto)

Mimica: Barriera Relativa | Recensione - Blog della Musica

Disco d’esordio pieno di sostanza per la band valtellinese Mimica che grazie ad un rock di piena sostanza riesce ad intascare una prova poliedrica e ricca di sfaccettature, una prova che lascia con il fiato sospeso e che riesce, grazie alle incursioni del rapper  Guzman, a delineare nuove strade sul palcoscenico della vita. Barriera relativa è un album che comprime e amplifica, un album che porta un’interpretazione necessaria al microcosmo creato dagli stessi musicisti. Sono solo cinque pezzi che si muovono da Senza fine fino a Indelebile passando per il singolo Incubo per un risultato d’insieme consapevole e pronto a delineare concetti di sorta. I Mimica apprendono la lezione del tempo. A tratti sembra di ascoltare una specie di Linkin Park italiani. Un’energia espressa canzone su canzone, un’energia che diventa cuore pulsante di vita per una trasformazione ottimale e in continua evoluzione.


I segreti di Hansel – Atacama (Resisto)

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Rock granitico e compatto che si attesta nel ricreare sfondi congiunti di ibridi e bisogno sempre necessario nel raggiungere atmosfere nuove, atmosfere divincolate e nel contempo cariche di tradizione e di innovazione. Atacama è una visione d’insieme, una visione disturbante che consolida gli schemi attraversando il bisogno di conquista, il bisogno necessario per comprendere un nuovo territorio da esplorare senza dimenticare le proprie origini, i racconti di storia, le invenzioni e i battiti del momento. I segreti di Hansel sfuggono al criptico, lo fanno in maniera esplosiva, parlano di identità, di vite al limite, di percorsi interrotti e sensazioni consolidate per un insieme di pezzi deciso e concentrico. Il disco uscito per la sempre presente Resisto è un inno alla distruzione dell’animo umano, un album pieno di liriche interessanti e un concentrato di vissuti a raccontare che cosa rimane di noi.


Bloody Souls – The devil’s hole (Resisto)

The Devil's Hole” l'album d'esordio degli abruzzesi Bloody Souls ...

Particelle sonore incamerate all’interno di repentini cambi umorali intensificano l’approccio simultaneo e gettano le basi, le solide fondamenta per ampliare una musica granitica, disturbante, intensa. Il disco dei Bloody Souls è concentrazione ultraterrena nei confronti di un rock rabbioso che trova negli anfratti più celati della nostra anima una sorta di rivincita personale che magnetizza l’ascoltatore e rende uniforme uno spirito morboso, malato, ma pieno di sostanza vitale. The devil’s house incontra il positivo favore degli appassionati del rock più duro a scaturire un estremo bisogno di condensare attimi di vita nella ricerca di un posto da occupare, nella ricerca di una musica che diventa contemporaneità sospinta quando si parla di morte e di denuncia per tutto ciò che non funziona da qui all’eternità. Il disco dei nostri è un concentrato di esistenze, una forza centrifuga che non delude, ma che piuttosto incamera i sapori di una modernità lasciata alle spalle per riappropriarsi di valori estemporanei e intensi.


Willy Wonka Was Weird – 022016032019 (Resisto)

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Punk da cameretta anarchico e sonorizzato a dovere dove gli estremi si attraggono e danno forma e risultato ad una svolta elettroacustica capace di consentire e regalare ambienti di impagabile rarefazione. Substrati di coscienza e di voce intensificano un approccio scarno che nella sovrapposizione trovano un punto focale di veridicità e senso. Il disco di Willy Wonka Was Weird, all’anagrafe Paolo Modolo, coadiuvato da Captain Mantell, è un insieme di canzoni autoriali che mescolano grunge, rock, punk, musica folk e psichedelia cosmica in un approccio quantomai originale e del tutto personale nel favorire vie di fuga da questa nostra realtà. Il cantautore trevigiano magnetizza l’ascolto e grazie ad un noise sempre più incalzante consegna una manciata di canzoni intense, vissute e comunicative. 022016032019 doveva essere solo ed esclusivamente un disco dedicato al figlio, invece si attesta come peculiare descrizione di un mondo che si apre all’esterno, di un mondo fatto di attimi, di un mondo fatto di luce e di oscurità.


Acid Brains – As soon as possible (Resisto)

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Grunge, punk, rock and roll per un suono intenso e mai circoscritto, ma piuttosto aperto a sensazioni ed emozioni che varcano i confini di questo nostro tempo. Tornano gli Acid Brains con un disco intenso, non scontato, un album che riesce a mescolare all’unisono cantato in inglese con quello italiano in una continua ricerca che dura da più di vent’anni e che sembra non trovare tregua. As soon as possibile è un disco completo, un insieme di pezzi eterogenei e in grado di smuovere qualcosa dal di dentro, tracce che non sono semplici quadri che vivono nell’individualismo, ma piuttosto riescono a comporre una visione d’insieme, un senso generale da tramandare. Da Our future passando per Sinners fino a Canzone di settembre i nostri raggiungono vette importanti, sudate e legate al filo del ricordo. Una musica che non cerca le mezze misure, ma trasforma il meglio dei tempi passati in qualcosa di unico e personale.


Vixa – Tutto a posto (Resisto)

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Suoni impattanti a lacerare asfalto in conturbante attesa racchiudendo all’interno di una musica vibrante un sodalizio concentrico con un suono che ambisce a ricoprire di rumore ed energia la nostra realtà. Il disco dei Vixa produce al proprio interno un calore simultaneo, una ricerca oltre il buio che granitica difende i suoni di qualche decade fa intrecciando Deftones, Tool e Limp Bizkit in un crossover di suoni che ben si amalgamano con l’idea di fondo, con un concetto esemplare da esprimere. Sono nove pezzi sudati, gridati e mai celati, ma piuttosto imbrigliati in suoni distorti capaci di penetrare la carne e dare importanza ad un disco tirato dall’inizio alla fine. Da Sbaglio da me fino a Tutto a posto passando per Riserva di calma e Lavoro di stomaco i nostri confezionano una prova che conosce l’amaro prezzo della libertà, il desiderio intrinseco di parlare dando alla voce un senso di appartenenza necessario.


Acajou – Under the skin (Resisto)

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Evoluzione sonora per la band padovana Acajou che dallo stoner passa ad un rock più raffinato e concentrico, intriso di parole e suoni che ammaliano per potenza diffusa e spirito eclettico di conquistare al primo ascolto. Under the skin si insinua lentamente al nostro interno e trova nella comunione d’intenti un punto d’incontro essenziale che si dipana all’interno di tracce non lasciate al caso, ma piuttosto capaci di veicolare messaggi, dare vita ad emozioni dove vita non c’è. Otto pezzi necessari per comprendere una band in continua evoluzione. Otto brani che sono un connubio tra diversi stili e si depositano sulla terra pronta a farla germogliare. Da La Ferrari fino a Dim Noise passando per il singolone Old home boy i nostri creano un’architettura al passo con i tempi pur non tradendo le proprie origini, i loro punti fermi.


Ego59 – Chi sei (Resisto)

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Blues sporcato dal rock ruvido e incosciente in un sodalizio d’autore che incontra la musica italiana attraverso un tempo che ora, per come lo conosciamo, non esiste più. Il disco degli Ego59 è un pugno allo stomaco diretto al perbenismo. Un album che fa della vita vissuta un punto essenziale di incontro con tutto quello che è stato creato all’interno di una bolla d’aria pronta a scoppiare, all’interno di una scatola chiusa pronta a distruggersi al primo sguardo. Tornerai è un disco maturo che parla d’amore e passione, parla di territori da riscoprire e bisogno essenziale di creare qualcosa di speciale, qualcosa che nel connubio poesia e rock riesce ad eviscerare la parte migliore che ci portiamo dentro, la parte migliore che ancora non è stata scoperta. Da Sto bene qui fino a La notte che verrà i nostri confezionano una prova diretta, senza fronzoli e ricca di intensità variabile.


Talija – Talija (Resisto)

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Esordio sonoro ricco di rimandi ad una scena targata ’90 che ha saputo raccogliere e dare radici alla musica per come la conosciamo oggi. Un’epoca piena di contaminazioni, soprattutto in chiave pop rock e qui rappresentata in un disco leggero, ma nel contempo introspettivo, malinconico e carico di canzoni d’autore sedimentate in un bellissimo quadro poetico che nella ricercatezza di fondo trova la propria strada da seguire. Un guardarsi dentro, uno studiare il proprio io per ritrovare la parte mancante, la parte che non esiste più e nel contempo osservare il mondo con occhi nuovi per poter dare una visione d’insieme approfondita e soprattutto unica. Il disco di Giovanna Cardillo in arte Talija racchiude suoni davvero straordinari a creare bellezza in un certo qual senso invidiabile. Un album che nel sospiro prima della quiete ritrova un’energia a tratti mistica, a tratti eterea. Una prova che porta con sé il colore delle cose migliori.