Drive me dead – Who’s the monster? (Autoproduzione)

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Potenza incontrollata gettata nella nostra società malata a raccontare e a raccontarsi, a parlare di mondi in decomposizione che sono così talmente vicini a noi da essere osservati in modo indelebile e minuzioso. I Drive me dead si lasciano affascinare per la copertina dai disegni di Sergio Gerasi, illustratore anche per Dylan Dog, un’immagine esplicativa capace di consegnare in primis all’ascoltatore un senso di non ritorno percepito e divincolato a dovere, sudato e in un certo qual modo in destrutturazione più totale. Dal punto di vista musicale i nostri sono un concentrato di rock’n’roll sporcato dal punk più sincero che si confonde e in fonde speranze in pezzi come l’apertura Freak, Lemmy’s ghost, Zombies don’t run o la finale decisiva Summer of ’69. Who’s the monster? è un album che si domanda e si pone delle questioni, sono dieci pezzi che ti arrivano dentro al cervello, ti sciolgono contorcendo le budella, privando l’organismo ospitante di qualsivoglia bisogno di inutilità, centrando appieno una questione, parlando a cuore aperto, interagendo con un pubblico attento e consegnando una manciata di brani dal sapore internazionale e maturo in un’idea di sodalizio appagante e davvero ben confezionato. Bravi!