AB Quartet – Do ut des (Red&Blue)

Canto gregoriano in jazz che ricopre l’atmosfera di istoriate visioni capaci di affondare all’interno di un mondo che non esiste più. Un cerchio che si apre e si chiude e che collabora nel costituire una sorta di musica antica trasportata ai giorni nostri. Il quartetto costituito da Francesco Chiapperini al clarinetto, da Antonio Bonazzo al pianoforte, da Cristiano Da Ros al contrabbasso e da Fabrizio Carriero alla batteria e alle percussioni con eleganza estrema riesce ad identificarsi all’interno di un rapporto quasi mistico dove ogni forma ordinaria viene abbandonata per dare sostanza ad una creazione mutevole, cangiante, a tratti stupefacente e sorprendente. Qualcosa che non ti aspetti che diventa linfa vitale nell’ascolto di sette brani materici che come caleidoscopio emozionale trasportano l’ascoltatore in un’altra, lontana, dimensione. Do ut des è complessità in musica, un ponte di invenzioni fuori dall’ordinario che stupiscono per varietà compositiva e originalità esplicitamente dichiarata.


Anhima – La cruna dell’ago (Autoproduzione)

La rock band fiorentina colora il mondo di sostanze mutevoli aggrappate ad un classic rock all’italiana dotato di un substrato notevole e composto da testi eleganti e veritieri, che si affacciano alla vita come un pugno allo stomaco e costringono l’ascoltatore a tenere l’orecchio teso all’intero disco, tra sali scendi emozionali e compressi in multiformi distorsioni che ben si amalgamano alla base ritmica, grazie anche alla presenza di quattro musicisti capaci e coadiuvati, per l’occasione, dagli arrangiamenti efficaci di Fabrizio Simoncioni: una firma di solidità nel panorama della musica italiana.

Gli Anhima intascano una prova che è prima di tutto narrazione in grado di coinvolgere, una musica che alza il tiro grazie alle parole di Daniele Tarchiani, un rocker puro che si consuma e si dona, riuscendo ad attaccarsi alla vita grazie ad un cantato ispirato e mai banale, vero punto di forza di un gruppo che include, come marchio di fabbrica, la propria solidità granitica, per pezzi che entrano in testa sin dalle prime battute con Accogli il dolore: canzone che rincorre i giorni andati a male tra le solitudini dell’anima e i pensieri in divenire.

Ecco allora che l’amore entra in campo donando vivacità acriliche ad ogni singola nota, Un cuore che vola ne è l’esempio, per poi passare a racconti di vita contemporanea su Umanoide web, senza tralasciare la riuscitissima e meravigliosa Tutto il mondo è paese in un continuo affacciarsi al nostro pianeta osservandolo da vicino, per captare i suoi rumori e le sue esigenze; dieci tracce di puro rock per i nostri, dieci pezzi che convincono a cascata segnando una nuova strada da percorrere.