Fiesta Alba – Fiesta Alba (Neontoaster Multimedia Dept. 06)

FIESTA ALBA SCREENSHOT 01

Math rock impreziosito da un post punk d’annata ad intrecciare vissuti e situazioni di difficile incasellamento ottenendo una prova che diventa, sempre più, sbalorditivo abbaglio a ricoprire i flutti neuronali del nostro stare, del nostro costruire architetture che portano con sé il profumo e il sapore fresco e genuino di una sperimentazione egregia e unica. Fuori da qualsivoglia forma di inquadramento musicale si muovono i Fiesta Alba che fanno del suono una parte vitale e perennemente in bilico con uno stare che diventa concentrazione di progressioni in simultanea a sprigionare sensazioni di straniamento che sanno di internazionalità e cercano di abbracciare una musica che si spinge oltre le umane convinzioni. Riff di chitarre su basi elettroniche condensando un’atmosfera ricreata che ci trasporta attraverso mondi lontanissimi e che percepiamo distanti. Quattro pezzi su cinque sono interpretati da cantanti internazionali e il loro creare atmosfere universali è ben percepibile all’interno di un costrutto sudato che colora l’etere di forme sempre nuove, bizzarre e nel contempo davvero uniche. L’omonimo dei Fiesta Alba è un disco complesso capace di interiorizzare le sfumature di un mondo intero.


DIFIORE – Scie Chimiche (Autoproduzione)

Intimità di una fioca lampada asciutta lasciata sorprendersi dai colori del sogno, ma anche della veridicità che abbandona l’onirico e si staglia con veemenza ad affrontare una realtà che si evolve e in netto contrasto con qualsiasi forma di presunzione si arroventa e consuma, rilascia forme nuove e rende il cantautorato un bisogno, un’esigenza da scoprire, una nuova forma per affrontare il domani.

Dentro a questo disco Difiore ingaggia un duello con se stesso, si racconta, ma si mette anche e soprattutto in discussione, un disco nato ancora nel 2013, un album che si è sciolto e allo stesso tempo ricomposto, si è trasformato e ha consegnato una vitalità del tutto nuova, non frenetica per intenderci, anzi delicata e soppesata, sentita.

C’è tanto amore e disillusione in questo album, dodici canzoni dalle Scie Chimiche italiane fino a Occhi di donna, quegli occhi che potrebbero portare il colore di un altro continente, chissà, forse solo il tempo saprà spiegare di che materia noi ci siamo auto costruiti e solo il tempo allora come in un solo istante potrà raggiungere l’azzurro di una nuova marea, l’atteso battito di un nuovo giorno e sullo sfondo le immagini di una vita, pronte a farci compagnia quando la sera inesorabile, cala su di noi.