Martino Adriani – Agrodolce/Racconti d’amore fra fegato e cuore (Autoproduzione)

Presentarsi alla persona che si ama con un bouquet di cipolle penso non sia un’idea geniale, se proprio non ti chiami Martino Adriani, cantautore campano che fa dell’irriverenza la propria arma di sfogo e tra rime improbabili e futuri non troppo rosei il nostro snocciola in modo naturale nove canzoni che sono l’emblema sarcastico del nostro vivere quotidiano, nove tracce che studiano la società, la osservano riuscendo a concentrare i vissuti in pezzi dal forte risalto poetico, senza chiedersi troppo, ma nel contempo senza esagerare, grazie ad un utilizzo di parole ben calibrate che portano l’ascoltatore a creare punti di intesa con la poetica squinternata del nostro, un cantautore senza peli sulla lingua, capace di mescolare cabaret a musica d’autore appunto, in bilico tra il Gaber migliore e un Jannacci al vetriolo, Martino Adriani sfodera una capacità di far sorridere da primo della classe, tra appuntamenti, partite domenicali e donne sognate il nostro ci trasporta all’interno del suo strampalato mondo che a dire il vero è anche un po’ il nostro.