Project-TO – Black Revised (Autoproduzione)

Le strade si fanno più oscure, non c’è spiraglio di luce e le tenebre che prima sembravano appartenere a qualcosa di momentaneamente distante ora si addensano sempre più inerpicando il muro del suono sotto le profondità della terra in un’altra dimensione, ad ottenere scoperte inimmaginabili, compresse, senza respiro. I Project-TO sono tornati, dopo l’importante disco The White Side/The Black Side già recensito su queste pagine la band si concentra su suoni che passano sotto ai nostri piedi intessendo con il nostro vibrare un continuo scambio di pozioni emblematiche, sfiorando il corpo e dando un senso di ritmo che trova l’energia per continuare all’interno delle nostre sinapsi neuronali profonde. Lo sperimentatore Riccardo Mazza e la videomaker/fotografa Laura Pol contrastano l’atmosfera di potenza controllata, fuori da ogni legame, proseguendo in parte il cammino intrapreso con il doppio già uscito, ma con l’aggiunta di un desiderio concentrico di dare spazio, in questo nuovo album, a visioni sonore intime e suggestive capaci di penetrare la carne e non lasciarti mai più.

Project-To – The White Side/The Black Side (Machiavelli Records)

Risultati immagini per project to black side white side

Opera a 360 gradi che coglie l’attimo e lo amplifica, incentrando una produzione artistica sul sulfureo bisogno di non dare alla musica una sola connotazione uditiva, ma una vera e propria immersione visiva attraverso paesaggi elettronici, ricchi di stimoli e alimentazioni contenutistiche, per questo progetto nato dal collettivo torinese e che spazia in modo superbo, altalenando i bisogni attuali e dando vita ad un doppio disco, bianco e nero, la classicità dei due opposti, qui proiettata verso il futuro, un live set duraturo che connota la capacità dei vari musicisti di creare substrati di materia che via via, con lo scorrere delle canzoni, si appropriano del loro modo di essere, più sincero, per un album monumentale, frutto di collaborazioni in diversi campi artistici: Riccardo Mazza alle manipolazioni elettroniche, Laura Pol alla fotografia e ai video fino a completarsi in toto con Carlo Bagini al piano e alle tastiere; un disco non di facile interpretazione che incontra per certi versi le esigenze dei Chemical Brothers, incorporate alle lisergiche ambientazioni dei Modeselektor per un viaggio interstellare tra galassie da scoprire e nuovi orizzonti da percepire, il tutto in una formula digitale e proiettata nel futuro, tra sensazioni post atomiche e rigenerazioni cosmiche.