Pollio – Humus (Maciste Dischi)

Io?Drama lasciati alle spalle e il desiderio di rinascere proprio da una terra d’origine che non lascia scampo, ma fruttuosa si contende una nuova vita per contemplare un cantautorato che copre dichiaratamente e musicalmente i vuoti che troviamo nell’era moderna e si innesca a miccia pop proprio quando i territori battuti verso queste aspirazioni si livellano ad un’uniformità di base che nel primo disco solista di Pollio trovano motivo di apertura in stato di grazia, cesellando a dovere le introspezioni passate e consegnando un disco che richiama l’attenzione attraverso un sound brillante che si snocciola e convince sin dall’apertura di Oggi è domenica personalizzando nove brani in un concentrato di follia espressiva ben dosata e insaporita da trovate semplici, ma genuine, cariche di quel qualcosa che forse si chiama amore per la vita o più semplicemente porta con sé l’esemplificazione di nostalgia che in tutta l’ispirazione del momento trova un buon motivo per esistere, per un disco, questo, capace di confondere e spiazzare, un album in grado di far riflettere sull’incostante ricerca di uno spazio di cielo infinito dove poter vivere, ricordando il legame indissolubile con la terra, fertile sviluppo per esigenze future.