Esterina – Canzoni per esseri umani (Pippola Music)

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La notte ingloba sogni e speranze, bisogno di appartenenza e desiderio malinconico di far parte di un qualcosa di grande, di un qualcosa di vero e assoluto tra le ferite di questo nostro vivere e il necessario stare a galla tra gli scogli di un tempo in dissoluzione. Gli Esterina ritornano con un notturno sole di velata introspezione, ritornano con i testi della bonifica e con il desiderio di gridare e sussurrare parole che per l’occasione si fanno più dirette e taglienti, quasi immediate a comporre un insieme di immagini dalle larghe vedute che abbracciano un mondo costruito nel tempo e posto in evoluzione con la chiara intenzione di rendere l’ascoltatore partecipe di una bellezza che sembra non conoscere confini aldilà del mare. In Canzoni per esseri umani le forme costruite acquisiscono un senso semplicemente unico, tra sintetizzatori in primo piano e quell’andare e venire come marea di pezzi interiori e altri esposti alle correnti di questa realtà dove tutto sembra essere frammentato e decomposto. Ogni brano è un tassello fondamentale per comprendere l’intero disco e Si che lo merita, canzone che vede la partecipazione di Edda, è forse il punto più alto di una sorpresa che sembra non conoscere fine. Gli Esterina creano un inno alla realtà e alla solitudine, un disco che ti abbraccia quando meno te lo aspetti, un disco essenziale in questi nostri giorni. 


Alia – Giraffe (Pippola Music)

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Alia è il profumo della Primavera e del disincanto, della voglia di uscire a correre lungo i prati lasciando indietro i pensieri più neri, il bisogno di lasciare indietro le tenebre per dare un senso nuovo alla luce che ci circonda. Giraffe è una bellezza da scoprire ascolto dopo ascolto, un insieme vivido di immagini lucenti che nei fiori del mattino riscoprono con magia la bellezza del momento, del racconto, dell’essere noi stessi oltre le apparenze solcando i mari contro il vento dell’omologazione e abbandonando l’inutile presa di una realtà troppo artificiale per essere assaporata appieno. Il nuovo di Alia è un inno alla vita che trova nelle collaborazioni un punto importante d’approdo. Pensiamo alla title track di una bellezza sopraffina cantata con Patrizia Laquidara o Alessandra con Francesca Messina per poi scorrere attraverso Sei donne con la voce recitante di Elisabetta Salvatori fino a Verso Santiago cantata con Martina Agnoletti. Tracce che si sovrappongono e rinfrancano grazie anche alla presenza di musicisti d’eccezione come Fidel Fogaroli, Giuliano Dottori, Cesare Malfatti solo per citarne alcuni a dare peso ad un progetto di pop sognante oltre ogni barriera. Alia racconti di viaggi e di persone, racconta di un mondo idealizzato che sembra visto con gli occhi di un bambino, per un disco che va oltre il cantautorato contemporaneo per come ora lo conosciamo ricavandosi un piccolo posto d’onore tra le migliori uscite di questi ultimi tempi.