Pipers – Alternaif (BulbArt)

Melodie stupende intrise di significati, dirette ed essenziali che estendono la malinconia lungo la giornata, ma lo fanno con gusto, quel gusto tipico di un songwriting d’ingegno capace di penetrare e lasciare il segno grazie a pezzi favola che trovo impossibile non possano piacere, sembrano quasi studiati apposta per riempirci le giornate autunnali di tante nuvole in divenire, di tante nuvole sovrapposte al nostro stato d’animo sempre più alla ricerca di un posto diverso in cui stare, una delicatezza di fondo di ampio respiro tra un folk incastonato tra due oceani, il cuore che si apre a musiche lontane, barche che seguono le correnti, ricordando per certi versi quella Landslade dei compianti Pumpkins e tutte le loro produzioni più acustiche e intime, quella lingua di terra che cade e si protende verso l’acqua a ricordare che i sentimenti vincono su tutto, in un vortice  di acustiche trame che incrociano un cantato emotivo pronto a condurci da Empty-handed fino a Caress my mind in pezzi che hanno tutti un loro linguaggio, un loro approccio, una loro comunicazione; i Pipers centrano appieno l’intento di dare un volto ai significati nascosti della nostra anima e ci riescono con la consapevolezza di riuscire a creare architetture emozionali dentro alla nostra mente.