Riccardo Buck – Inward crawl (Pipapop)

Riccardo Buck: "Dipingo piante e canzoni" | Intervista

Fare musica di valore con poco. Quella che piace al sottoscritto. La musica che non cerca canali altri per arrivare, ma profondamente colpisce al cuore per sincerità e carica esplosiva nel comunicare una posizione, un’estetica, un vivere. Un multitraccia a cassetta, una manciata di brani, sette e una predisposizione per il cantautorato a bassa fedeltà che pervade l’intera produzione a rincorrere mostri sacri come Nick Drake, Elliot Smith o altri meritevoli d’attenzione come The tallest man on earth il tutto condito da una forte dose di capacità espressiva racchiusa all’interno di brani si scarni, ma contemporaneamente pieni di colore. Riccardo Buck è un pittore dell’anima, uno che riesce veramente con poco a raccontarti un mondo intero. Questo disco d’esordio ne è la prova. Sette canzoni che brillano di luce propria e cercano, nella vastità del mondo musicale, di ritagliarsi un posto d’onore tra le cose più semplici e sincere degli ultimi tempi.


Pipapop Corn Vol. 1 (Pipapop Records/Beautiful Losers)

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Edulcorate visioni pop all’interno di un folk da cartolina sdoganato e riflesso nella terra d’Albione e impresso in un certo qual modo oltreoceano capace di ritagliarsi un posto d’onore tra le produzioni alternative italiane. La prima compilation della giovane Pipapop, in collaborazione con la neonata Beautiful Losers di Andrea Liuzza, racchiude al proprio interno il meglio delle registrazioni dei gruppi raccolti sotto l’ala dell’etichetta veneziana e sprigionati per l’occasione in un volume uno che sembra uscire da un album sperimentale dei Beatles tanta è l’eterogeneità proposta, tanta è la bellezza di un mondo ben calibrato e ricco di visioni psichedeliche e senso inquieto per il futuro. I nomi sono tanti e citare canzoni rispetto ad altre sarebbe riduttivo. Ciò che ne esce è un bisogno essenziale di ampliare i propri paesaggi interiori, un senso implicito e capovolto di costruire dall’oscurità caleidoscopica un mondo di colori a tratti sorprendente, tenendo sempre presente il sentiero da seguire, la fotografia da mettere a fuoco oltre la dissolvenza. 


Per saperne di più:

http://pipapop.com/artists-grid-boxed/