Twang – Nulla si può controllare (Autoproduzione)

album NULLA SI PUO' CONTROLLARE - TWANG

Quattro pezzi che sono la summa di un costrutto da cui partire per intavolare partenze blues e arrivare a ballate beat che strizzano l’occhio agli anni ’60 e si concedono in un dileguarsi metafisico e quasi psichedelico adombrando il mondo circostante e costringendo elementi in dissoluzione a fare la loro entrata trionfale. Sporco garage e nel contempo raffinato pervade la breve prova dei Twang, band torinese che con il loro primo disco sanno trasmettere energia in tutte le direzioni, partendo con Neanche un colpo e finendo con Maschera con il il chiaro intento di svelare una sottile e leggere parte di universo che ci sta attorno e che ci rappresenta, giocando un po’ con le parole, ma arrivando al punto in direzione quasi ostinata e contraria. Muri che levitano in distruzione e un martello e un giratubi in copertina a segnare una buona prova d’esordio che merita l’espansione naturale in un full legth che spero non si faccia attendere. I nostri sono sulla giusta strada.

Erica Romeo – Beyond the nettles burn (Autoproduzione)

Disco labirintico capace di sovrapporre emozioni non scontate con ambiti e ambienti da riscoprire in paesaggi indefiniti e risollevati dalla forza delle velature dell’acquarello e delle incursioni elettroniche che danno un senso maggiore ad un album che viaggia lontano, alza il tiro e si affaccia alla musica d’oltreoceano, mantenendo un costante equilibrio con una capacità di scrittura davvero notevole e con una musicalità di ampio respiro in grado di dare un tocco di modernità a fraseggi essenziali; una musica pop di grande eleganza, ben studiata e sopraffina.

Questo di Erica Romeo è un EP costruito con gran classe, tutto ruota attorno ad un concetto evolutivo che deriva dall’anima di una cantantessa che incrocia l’introspezione di Lana Del Rey con le solitudini di Natasha Khan delle Bat for lashes in sali scendi di emozioni ben illustrate attraverso pezzi simbolo come You’re gonna go e Paradise, ad identificare un trip hop accogliente e a cuore aperto per sette pezzi completamente diversi dai precedenti, evoluzione sostanziale di uno stile che non si ferma, ma anzi, trova nei vissuti quotidiani un modo diverso per sopravvivere.