Three times nothing – Paper (Tesla Dischi)

Progettare di volare e magari vivere per sempre in un subbuglio suscettibile di anime dimenticate all’oblio post rock che incanala i pensieri del nuovo secolo e ci rende in qualche modo prigionieri di una gabbia da cui non riusciamo ad uscire, soppesati corpi in vortici galleggianti, pronti per l’ultimo abbraccio prima del tramonto, prima di essere delle persone nuove, magari con un anno di più, magari con un po’ di tempo in meno.

Vengono da Genova i Three times nothing e grazie a puzzle emotivi impattanti, ricordando i conterranei Dresda, si avvicinano ad un rock che intreccia le sonorità dei Mars Volta tessendo trame di speranza e di ambient ben dosato, capace di penetrare e divincolare il già sentito, manipolando i suoni in delay eterni e scaraventando al suolo la forza di questa musica capace di andare oltre la forma canzone e sigillando una prova efficace dal sapore di meraviglia.

Un disco labirinto, da ascoltare in più riprese, che si riappropria del tempo perduto, di voci lontane, pronte ad intervenire, ad inondare la scena, ad assaporare ancora una volta il profumo di una bellezza eterea e immutata.