P.d.C (Poetica da Combattimento) – L.I.F.E. (OverDub Recordings)

LIFE

Sospiri emozionali fanno da contraltare ad una poetica intrisa di ermetismo contemporaneo capace di inglobare momenti cupi di appartenenza con altri interiorizzati e luminescenti che si fanno piena ricerca perpetua di significati da veicolare. La ricerca espressiva dei P.d.C. si sposa con una necessità sempre viva e costante di entrare nei costrutti viscerali attraverso un insieme che affonda radici nei meandri, negli abissi, dell’animo umano. Una ricerca che diventa strada non sempre battuta, ma ricoperta di derive noise ad intensificare un rapporto unico e pregevole tra silenzio e rumore, una dicotomia capace di trovare nel tutto la somma delle parti. Un duo da combattimento quindi che non si ferma all’apparenza. Un integrato e stratificato sogno che qui vive negli occhi di chi non ha nulla da perdere e che intenzionalmente, prova a trovare nuovi sentieri compositi nella strada verso casa.


Aether – Aether (OverDub Recordings)

Aether: il primo singolo estratto è "Pressure"

Situazioni in divenire esplodono sotto forma di ancestrale bisogno di appartenere a qualcosa inabissando i costrutti attraverso elementi discostanti che mescolano, amalgamano, intensificano e riconquistano l’essenza stessa di una musica che diventa commistione e rende partecipe l’ascoltatore di un tutto pronto a diventare materia pura e cangiante, materia da cui partire per costruire sogni, forse impossibili, ma comunque di intenso valore. Il disco degli Aether parte da un principio jazz per entrare, con stile personale, nell’universo post rock e progressive ad incastrare puzzle emotivi per un risultato d’insieme che diventa totalità percepita ed egregiamente elaborata. Undici pezzi da Echo chamber a This bubble I’m floating in a riscoprire una sorta di radice unica da cui partire per creare situazioni sempre nuove e parallelamente in grado di attraversare i confini della modernità, tra atmosfere nordiche e viaggi al centro della terra.


Humus – Non è giusto (Overdub Recordings)

Humus, “Non è giusto”: recensione e streaming

Velocità al fulmicotone ad abbracciare un rock bello spinto che percorre vertiginose altitudini capaci di sposare l’idea di cambiamento partendo da una base sonora in perenne mutamento, una base che diventa necessaria visione per la creazione di ciò che verrà. Gli Humus segnano un confine mai netto con le aspettative del futuro attraversando campi coltivati ad elettricità magnetica e intraprendendo una sorta di viaggio rumoroso dal sapore garage punk ad intessere trame che sprigionano energia ascolto su ascolto. Sono pezzi che non lasciano via di scampo. Canzoni capaci di costruire atmosfere belle sature di memoria e abbandono per un risultato d’insieme che non lascia indifferenti. Otto brani da Offre la casa fino a Cambia voce, passando per Disastro, Qui si decide, Parlami che riescono a veicolare significati, trovando, nella ricerca dell’accettazione personale, la chiave di lettura introspettiva per costruire ciò che ci sarà un domani.

Blind ride – Paranoid – Critical method (Overdub Recordings)

Rock alternativo che profuma di Tool e di A perfect circle sporcati da un suono punk per attitudine che ricorda i primi Placebo affondando radici all’interno di un post punk da non trascurare. Il sodalizio con il rumore dei Blid ride si trasforma in un’esigenza di ottenere qualcosa di viscerale partendo da un substrato metafisico di polvere e distorsori. Emblema questo di un album che trattiene l’apnea e snocciola, fagocitando, pensieri in libertà che non lasciano scampo a molte interpretazioni, percorrendo la strada, mai sicura, di un rock mescolato alla sperimentazione. Paranoid – Critical method è sfrontatezza e nel contempo energia vitale che possiamo percepire all’interno di scatole sigillate pronte ad esplodere in qualsiasi momento. Otto tracce in perenne estasi rumorosa. Da Surrogate of a dream fino a A song without words per un risultato d’insieme che ingloba speranze e future certezze.

Laika nello spazio – Macerie (Overdub Recordings)

Macerie

Cuore pulsante acceso ad intessere sintonie targate novanta per un suono stratificato che lascia nel cantato parlato una forma decongestionante per il tempo che verrà. Il nuovo dei Laika nello spazio è tagliente bisogno, sintonia e caparbietà di intenti. Un desiderio chiaramente espresso di modificare il susseguirsi dei giorni per come li conosciamo cercando uno spiraglio, una via di luce per il domani. E’ un tentativo di condensare, all’interno di nove tracce, un senso claustrofobico di venire al mondo, un senso quasi naturale nel proseguire una pittura affacciata sulla vicissitudini della vita, una pittura verista che condanna in qualche modo l’essere umano per il suo individualismo. Macerie non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Un bisogno naturale di prelevare bellezza da ciò che ci rimane. Dalla title track fino a Condizione esistenziale i nostri riescono a ricavarsi, con il loro album, un posto, tra i migliori esponenti di genere grazie ad una solida impalcatura di base e grazie anche ad una poetica che rimane al servizio della realtà.


Zagara – Duat (Overdub Recordings)

DUAT

Rock psichedelico incorporato all’interno di un mondo metafisico che ricorda la potenza sonora di band come Verdena a rinchiudere in un contesto sonoro voci e sensazioni di un giorno nuovo che nasce. Un suono meticoloso e creato, circoscritto all’interno di un universo fatto di sostanza musicale che via via si apre a nuove ed esaltanti avventure. Duat, come dice la stesa band, è un concept che racchiude un parallelismo intrinseco tra tutto ciò che riguarda il mondo della psiche e delle emozioni dell’essere umano e l’aldilà egizio il tutto racchiuso in una scatola di rock concettuale edificato per far crescere nell’ascoltatore un senso di straniamento e nel contempo un bisogno di vicinanza con le cose che conosciamo e che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno. Gli Zagara confezionano una prova davvero ben suonata e sentita, un disco che si discosta dalla consuetudine con classe e bisogno di raccontarsi, occupando di diritto un posto tra le produzioni migliori di questo periodo.


Squeamish factory – Plastic shadow glory (Overdub Recordings)

Squeamish Factory - Plastic Shadow Glory - TuttoRock Magazine

Super disco stoner capace di imbrigliare la bellezza di un tempo che non c’è più all’interno di un mondo usa e getta e intensificando visioni discostanti in un continuo vortice emozionale. Plastic shadow glory parte alla grande con una bellissima Humandrome e prosegue balzando a suon di martellate all’interno di un mondo raccontato che parla di malesseri e di sensazioni urgenti da costruire. Suspended, Burn, Keep silent, Conscription sono solo alcune delle materie vive che fanno brillare un disco fatto di melodia distorta, di grunge mescolato al rock per un risultato davvero esaltante. Gli Squeamish factory ci danno la possibilità di ascoltare tanta buona musica che si ispira ad un oltreoceano mai stato così vicino per un risultato finale in grado di amalgamare cantato e strumentale in una sorta di compendio di ciò che fu. Bravi.

ZEDR – Futuro Nostalgico (Overdub Recordings)

Futuro Nostalgico [Explicit] di Zedr su Amazon Music - Amazon.it

Pezzi di rock discostante che incontrano le sonorità degli anni novanta intrecciando elementi di contatto che si fanno racconto per questa società malata. Un modo per attingere dai fasti del tempo passato per ridare vita ad un genere alternative che non strizza l’occhio all’indie nostrano del momento, ma piuttosto trova una via di fuga nel tentativo quasi pop di colpire attraverso testi incisivi, semplici, ma reali. Il disco di ZEDR è un modo per guardare con nostalgia nel passato senza cadere nella tentazione di scegliere inevitabilmente questo o altri mondi trascorsi. Futuro nostalgico è piuttosto un sottolineare l’importanza di una strada in evoluzione con un occhio di riguardo ai parallelismi con un tempo che non c’è più, ma che continua ad avere un senso nel cuore dello stesso cantautore e non solo. Sette tracce che sono uno scavarsi dentro. A raccontare un passaggio, a delineare, con chiarezza un modo di vivere.


I maiali – Cvlto (OverDub Recordings)

recensione i maiali culto

Rumore, rumore e rumore solo rumore intensificato da ultrastrati infernali che riescono a penetrare la carne e nel contempo farla scoppiare, farla esplodere attraverso circostanze che trovano nell’oscurità che avanza un punto di contatto, un punto di non ritorno. I maiali alternano fasi che fanno pensare ad una grotta buia e pericolosa, una grotta da cui non si può uscire. Cvlto è una corsa devastante che incrocia Manson, Slipknot, NIN a riscoprire barlumi di coraggio in un’epoca omologata e mal custodita, un’epoca affidata al dio danaro e alla frivolezza dei popoli. I maiali martellano le coscienze, lo fanno seguendo una propria via. Non si sa se tutto questo può essere giusto o sbagliato, di sicuro i nostri rintracciano un sentiero poco battuto per comunicare un malessere generazionale attraverso elementi compositi che non sono mai banali, anzi, smuovono gli interni e questo basta.


Le pietre dei giganti – Abissi (Overdub Recordings)

album Abissi - Le Pietre Dei Giganti

Disco d’esordio per una band che sente la necessità di comunicare la propria strada, il proprio momento da seguire in simultanea con un racconto di poesia esistenziale che abbraccia la via più dura di uno stoner fatto di stoppate in ripetizione e granitici elementi di condivisione fatti per essere punto di partenza e mai d’arrivo. Psichedelia poi che si mescola valorizzando elementi contingenti di vapori ritrovando la strada verso casa e canalizzando un miscuglio eterogeneo di ambientazioni che ben si sposano con concetti elencati in pezzi come Vuoto, Greta, Mattine grigie a perpetuare ripassi targati ’90 in una contemporaneità che disorienta, consuma e ingoia. Abissi non si fa amare appieno al primo tentativo, ha bisogno di ulteriori ripassi per aprirsi e rendere l’ascolto interessante visione di questi giorni, interessante e viva percezione di un rock che sembra non conoscere età.