Lost dogs laughter – Out of space (Autoproduzione)

Una potenza controllata di getto è l’esemplificazione portante del nuovo primo album dei Lost dogs laughter band romana che fa dell’alternative targato anni zero un cavallo di battaglia tra cavalcate poderose, distorsori eviscerati a dovere e una voce tuonante a catturare l’attimo e la minima sensazione di assoluto che si respira. Out of space è un viaggio fuori e dentro di noi, un camminare quasi metafisico anche se ben ancorato a terra che si destreggia lungo un percorso che vede il grunge e tutto il post come punto cardine di partenza per esprimere un concetto, una sensazione, un bisogno impellente di comunicare situazioni e stati emozionali tra Nirvana e i Porcupine Tree passando per i Muse e i QOTSA. Sono nove canzoni a far luce su di un palco polveroso, nove pezzi che si destreggiano e convincono già dalla prima traccia, Sweeter reaction, singolo d’apertura davvero interessante che lascia il posto a brani come Go away o am I? a ristabilire un rapporto terreno che si immola a punto di partenza per nuove scoperte. Out of space compie, attraverso sonorità variegate, un giro di sensazioni pronte a sbaragliare confini inventati, sensazioni capaci di dare un senso a tutto quello che ci circonda.