Orlando Manfredi – Storifilìa (Mexicat/IRD)

album Storifilìa - Orlando Manfredi & Duemanosinistra

Disco pregno di parole, contorto, labirintico, avvinghiato ad una costante di ricerca, ad una costante tangibile che passa dal soul al cantautorato a riscoprire arte, pensieri in successione, melodie che si fondono con la complessità di un’opera rara di questi tempi. Torna Orlando Manfredi con un disco affamato di musica. Una musica d’autore che non si sentiva da un secco di tempo. Fossati che incrocia De André e poesie a ricoprire strade di realtà. Asfaltando il cemento con l’erba e occupando cieli a non finire con un suono d’insieme avvolgente e a tratti disincantato. Storifilìa parla di questa realtà. Parla di questa vita da televisione, parla di elettronica da confine. Racconta con capacità uniche di un’esistenza al limite che deve essere recuperata nella sua attuale essenzialità. Orlando Manfredi dalla title track fino al finale concesso a Rosetta entra di prepotenza all’interno delle nostre vite, lasciando un segno tangibile del suo passaggio. Bravo davvero.


Orlando Manfredi – Duemanosinistra – FromOrlandoToSantiago (Mexicat Records)

Il disco del viaggio che scorre come acqua dentro ad ognuno di Noi, il disco del cambiamento che parla di una cammino interiore dentro a qualsivoglia spazio costruito, fatto apposta per essere scoperto e ribadito a gran voce con piglio deciso, capacità organizzativa e arrangiamenti che a dire stupendi è gran poco, partono dal minimale per poi aprirsi a spazi di eterna introspezione creando una meraviglia che via via ci consente di dare vita ad una trasformazione che parte da noi stessi, ci consente di partecipare ad un qualcosa di più grande e da al cantautorato un senso maggiore, una nuova svolta più incisiva e rilassata, i pezzi prendono forma e si lasciano andare, si fanno ascoltare, sono opera mutevole di un passato che ci appartiene.

Allora le speranze cedono il passo alla ragione e via via le collaborazioni si fanno più strette e importanti, Attaccavano un’acciuga con i cori di O.P.S., la bellezza di Fulgida Stella con i Fratelli Mancuso, La grande migrazione assieme a Nadar Solo e Fabrizio Cammarata in Will machine, canzoni dai testi ben bilanciati che non trovano la rima facile, ma si fanno accarezzare portati dal vento.

Un disco incantevole, che tocca il nostro interno e lo fa in modo lieve, lo fa concentrandosi e sviluppando un rapporto, quello tra uomo e natura, tra uomo e sentimenti, che sempre più sono chiamati in causa nell’era moderna, per essere al centro, ancora, di qualcosa di vero.

Un cantautore esemplare che potrebbe fare scuola.