Cristina Nico – Cristina Nico (Orange home records/Lilith Label)

Cristina Nico - Cristina Nico - TomTomRock

Sperimentazioni sonore d’autore che riescono ad immergere l’ascoltatore all’interno di un mondo fatto di vissuti e quotidianità perpetuando un’idea di vita sentita che si respira di traccia in traccia. Il disco della cantautrice genovese Cristina Nico è suadente bisogno di raccontarsi senza peli sulla lingua. Un bisogno viscerale di parlare del nostro stare attraverso canzoni che non sono semplici sfoghi personali sul diario della vita, ma piuttosto rientrano, a tratti, in quell’immenso bisogno di sperimentare e di uscire dalla consuetudine per creare, in simbiosi con il proprio essere, un qualcosa di nuovo. Sono tredici pezzi che parlano di ricordi e realtà. Tredici canzoni che chiarificano una strada mantenendo un buon livello compositivo e di produzione generale. Da Double moon fino alla New Mexico version di The idiot not savant, la nostra riesce nell’intento di dare alla luce una personalissima visione di ciò che ci sfiora quotidianamente in un omogeneo racconto che ci tocca da vicino.


Sabrina Napoleone – Modir Min (Orange Home Records)

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E’ un canto che viene da lontano attanagliando respiri e facendosi ninna nanna solenne per poi aprirsi ad inquietudini di vita, ad anfratti celati e compresi fino in fondo a cullare aspettative e giorni intensi che verranno. Il disco di Sabrina Napoleone è un album complesso e concentrico in grado di portare all’estremizzazione concetti che partono dal nostro di dentro, si sedimentano come geografie di immagini virato seppia conturbando all’ascolto protratto e intessendo trame inusuali per una cantautrice in un vortice di sensazioni davvero importante e stratificato. Modir Min è un connubio viscerale di melodie e sperimentazione di generi, sovrapposizioni che si ascoltano già nella title track aprendo ad un amore che si consuma via via nello sciogliersi di brani come L’oro, Creatura di rabbia, Resilienza, per approdare ad una bellissima e personale rivisitazione di La ballata della moda di Tenco in una manciata di canzoni che trova nel ricordo un porto sicuro su cui approdare. Modir Min lo possiamo definire come capolavoro della contemporaneità, nulla è banale o dato per scontato in questo disco, in esso troviamo un’aspirazione profonda e continua alla ricerca, al nostro essere diversi in un mare di omologazione.