Casa – Nova Esperanto (Dischi Obliqui)

Follia minimalista ad intrecciare elettronica del bimbo A degli oxfordiani Radiohead e dei Massive Attack processati attraverso qualcosa di ancestrale e sconosciuto ai più in una sorta di allegoria contemporanea da cui attingere spaccati che diventano radici, costruzioni sovrapposte che diventano dedalo di strade deserte, ma occupate. Il disco perduto e recuperato dei Casa, datato 2006, viene qui immortalato in una sorta di trasposizione vaporosa che non ha il sapore della lucidità riconosciuta, ma piuttosto il gusto eccentrico di una band che ruota attorno al sempre presente Filippo Bordignon per un risultato finale che destabilizza. Decentrare l’ascolto non è di certo una novità per il vicentino che riesce a stampare, per l’occasione, un disco creato ad arte. Un album che vede la presenza principale di Fabio De Felice e Gigi Funcis Dalle Carbonare a manipolare suoni e vocalizzi che incontrano testi privi di senso compiuto; elucubrazioni mai contingentate che ricercano nella bussola delle emozioni la via da seguire. Il nuovo, vecchio album dei Casa, è una sorta di creatura in divenire che ha compreso dal passato il senso profondo della parola avanguardia continuando a ricercare, nell’aleatorietà della musica contemporanea, un proprio credo.