Nimby – Nimby II (La Lumaca Dischi/Overdrive Rec)

L'immagine può contenere: 2 persone

Suoni provenienti direttamente dagli anni ’90 per il nuovo dei Nimby in un concentrato atmosferico di psichedelia ben ponderata e post punk che si esprime grazie ad un suono anacronisticamente fresco, un suono davvero ben posizionato all’interno di un costrutto vissuto davvero eccezionale. Testi onirici e intrappolati in una realtà parallela poi fanno da contorno essenziale alle trovate di questa band in evoluzione che raccoglie ciò che di meglio è stato per trasformarlo, da veri artisti, in qualcosa che possa restare o perlomeno lasciare un segno tangibile di questo, loro, passaggio. Ad aiutare nell’impresa Manuel Fusaroli alla produzione artistica già con TARM, Nada, Il teatro degli orrori per un insieme di canzoni che in qualche modo si fa racconto di anni irripetibili. Gli Smiths o meglio i The Smiths perché magari qui qualcuno si incazza, sembrano attirare ricordi di suoni preponderanti, passando per i The Cure e i più recenti e italianissimi Stella Maris, senza dimenticare poi rarità underground del nostro panorama targate 3000 bruchi. Il disco dei Nimby è spettacolare sotto diversi punti di vista, fresco e diretto con melodie incalzanti, introspettivo nel contempo quanto basta per gridare al miracolo. In Nimby II c’è la fusione di qualcosa di bellissimo che ha il sapore del viaggio e delle cose belle da ascoltare, una fusione necessaria segno di maturità e capacità di condensare, in meno di un’ora, un pensiero cangiante e soprattutto libero.