NIL NIL- Swollen lips and empty pockets (Autoproduzione)

 

Swollen Lips and Empty Pockets [Explicit]

Pen drive per il vero e proprio primo disco della band padovana NIL NIL che intensifica i rapporti, i legami con una new wave post moderna che spiazza e confonde, regalando attimi di introspezione sonora capace di costruire, scardinare, imbrigliare velocità per ridarla sotto forma di poesia industriale che consola e ammalia. Swollen lips and empty pockets è un album fatto di sogni distorti e di speranze che riescono a colmare i nostri vuoti. Un insieme di pezzi che affondano radici sicure attraverso il tempo e riscoprono, nel corso di questi decenni, un culmine importante di capacità e potenza, di interesse per il passato e amore per un qualcosa di viscerale e autentico. I nostri, attraverso questo loro primo disco, riescono, con maturità disincantata, ad elaborare un costrutto per poi scaraventarlo al suolo regalando, ascolto su ascolto, un progetto di ampio respiro. Bravi davvero.


Nil Nil – S/t (Autoproduzione)

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Post punk embrionale che si nutre di oscurità ed espelle nell’etere una sostanza che ha bisogno di essere ingabbiata in suoni che fuoriescono da un tempo lontano e si lasciano trasportare lungo i flutti della nostra memoria. I Nil Nil intascano una prova fatta di cinque canzoni allo stato larvale che riprendono un amore legato al passato, un amore nei confronti di uno stile e di una carica emotiva improntata a raccogliere le sofferenze e le inquietudini degli anni ’80 e pronte ad essere digerite attraverso elettricità e ombra per suoni sempre attivi e convincenti. I padovani registrano cinque pezzi che si dipanano da The dwars of the garden fino a Little man passando per pezzi come Run rabbit…run! a diffondere ancora un’esigenza chiarificatrice e di sicura importanza. L’Ep autoprodotto, sin qui arrivato, denota un gusto quindi per situazioni da amarcord post punk elettrificato a dovere e da energia incanalata in un’essenza di oscurità che fa scuola.