Davide Solfrini – Muda (New Model Label)

Davide Solfrini da il via ad un rivoluzione nel cantautorato che si esprime criticando una società piena di vincoli e catene, senza parole per comunicare e dove l’uomo, oggetto di sperimentazioni industriali, è succube del profitto quale sola arma per raggiungere uno scopo e dove il capitale umano è sempre più denaro che persona.

Una commistione di genere in “Muda” che fin dalle prime canzoni si identifica in modo approssimativo ad una identità sperimentale e seduta a riflettere verso il sole che può ancora arrivare.

Come in una rotazione di pianeti, un vortice di trame sospese, il nostro amalgama una voce radiofonica ad improvvisazioni elettroniche dove il nulla è lasciato al caso e dove le speranze si fanno meta concreta ed espressioni di possibile cambiamento.

Bellissima “Muda” come la silenziosa “Marta al telefono” o la critica “Ti piace quello che mangi?” passando per la corale opalescenza di “Cristallo” per finire con un live etereo della title track.

Un disco pieno di impressioni esistenziali, dove si sprigiona poco a poco quell’animo anarchico che è insito in ognuno di noi e che qui si fa musica veicolando, con poche risorse, molti risultati.

Un cantautore con esperienza e si sente, in grado di trasformare un triste vivere in speranza continua.