MoMa – A permanent state of transition (Autoproduzione)

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Suoni di matrice tonante rock che sa convogliare la bellezza dei testi con l’esigenza di comunicare grazie ad un caleidoscopio di intenzioni e di nuovi terreni da ricercare, il tutto acquisisce forma affascinante nella misura in cui la stessa ricerca si fa anche ambizione nel correre per aprire nuove strade a nuovi pensieri in una quotidianità di fondo che si esprime in tutta la sua grandezza proprio quando i nostri ricercano la cura del suono e nel contempo la semplicità di fondo che traspare è sinonimo di attesa per grandi soddisfazioni, soddisfazioni culminate in un disco, dopo il primo del 2013 che ricerca ancora nell’ibrido funky rock la propria strada, un percorso condito da ballate a cuore aperto e quella sensazione di già sentito che in un attimo scivola per lasciare posto ad un’originalità che attinge dalle esperienze passate per dare un senso a ciò che forse senso non ha. Nell’incedere continuo e quotidiano, fuori dagli schemi di una musica omologata, i MoMa si differenziano per il riuscito passo indietro alle mode del momento.