Dainocova – Dark Tropicana (Moka Produzioni)

Trovare nel flusso delle parole qualcosa di essenziale è senza ombra di dubbio una cosa assai difficile, anche perché, quando ci troviamo davanti cantautori spiazzanti, del calibro di Dainocova, proviamo quella sensazione di sogni interrotti che vengono egregiamente narrati, in un’introspezione quasi magica e strampalata, in grado di accostare in modo ottimale testi e immagini che l’ascoltatore può crearsi all’interno della propria mente in un viaggio onirico e dimesso, per narrazioni orchestrali scarne e dove la dimensione delle parole prende il sopravvento, in un continuo andare e venire come cullati, utilizzando un eufemismo, dai problemi di ogni giorno e per l’occasione fotografati in chiaro scuro, dove le sfumature colorate vengono abbandonate e la sensazione di vuoto permanente fa da legame contorto alle aspirazioni future.

Niente di negativo, anzi, il nostro riesce a tinteggiare egregiamente paesaggi solitari e vissuti, frutto delle esperienze che lo hanno visto girare per mezza Europa, facendo del proprio bagaglio culturale e musicale una possibilità in più di esprimersi, grazie alle parole, così abbondanti e presenti, frutto di ricerca e di grande spessore artistico.

Dieci brani  appositamente scarni, che tessono vie principalmente necessarie, dirottando ogni tanto il flusso della ragione per perdersi nei meandri  dei vissuti da raccontare.