The elements – Mister Orange (Yaiag records)

Fragorosi e spigolosi, toccanti come un pugno nello stomaco, un pugno che scalpita per colpire, per entrarti dentro e bruciarti le interiora, lasciando solo sogni che si espandono e muoiono, un porto di incubi che fanno parte di tutti noi e si intensificano con l’ascolto del loro album Mister Orange.

Una commistione di vari generi, si parla di rock, del rock più duro, intarsiato intelligentemente con stoner e punk a creare una miscela esplosiva di pure ed evocative linee esistenziali che si assaporano lungo tutti i brani del disco.

Si prendono in considerazione e si scomodano grandi nomi, ma questa non è la sede per farlo, noi ci limitiamo a descrivere questo lampo improvviso che assapora lacrime che cadono con la pioggia.

Attimi di tensione viscerale si assaporano in Mister Orange passando per le vibranti Americana e The Battle, i toni si distendono con Miserable song, che ricorda Staind in primis, mentre The king rilancia la band verso sogni di gloria impazzita dal colore della nebbia che scompare, interessante poi la bonus track cantata completamente in italiano che denota una capacità insita della band di fare delle buone cose utilizzando la lingua madre.

Un disco carico di adrenalina questo, che si esplora pian piano lungo le 11 tracce.

Intarsi di legno aranciati si confondono sulla via del ritorno mentre i 5 di Monza si scaldano per colpire anche dal vivo, un’emozione a cui non si può chiedere di rinunciare.