MahDoh! – Rughe (MiaCameretta Records)

Rock ‘n’ roll che vira al pop e intasca luci della ribalta per trasformare suoni sbarazzini in qualcosa di eccitante e introspettivo che partecipa all’ascolto e ingloba pensieri capaci di raccontare un passaggio, una sorpresa nuova, una vita da convogliare all’interno di un mondo che ci appartiene. Rughe è un mini disco filato, una prova dal carattere deciso che nell’eterogeneità dei brani proposti mescola sapientemente le carte in tavola per consegnarci un suono che grazie ad un non sense diffuso si colloca ad incontrare momenti e attimi di quotidianità. Un EP che si mastica in un sol boccone, cinque tracce che non disturbano, ma che piuttosto accompagnano, affilando le esigenze di un pop radiofonico con un qualcosa che non si chiede troppo, ma che comunque sa donare ascolto su ascolto.  Commistione di generi dal timbro vintage per questa prova, la prima dei MahDoh!, strizzando l’occhio alla facilità d’ascolto, alla musica senza pensieri. 


Lai delle nubi – Tueri (MiaCameretta Records)

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Post rock d’apertura spaziale in grado di attraversare galassie attraverso deflagrazioni e ritmi sincopati ad includere animo ed emozioni all’interno di una musica avvolgente e carica di attimi da descrivere, di attimi che progrediscono e salgono fino ad arrivare a importanti altitudini. Il disco dei Lai delle nubi uscirà soltanto in formato digitale o nella preziosa versione in vinile che ben si sposa con la qualità generale ed estrinseca che possiamo assaporare ascoltando, con magnetismo, questa forza d’amore incondizionato nei confronti di un rock in ascesa che sembra non conoscere vie chiuse o territori sbarrati. Una musica che esplode questa e ci rende partecipi di un progetto che lega indissolubilmente l’ascoltatore con stati d’animo perpetuati e carichi di quell’appeal energico che diventa quiete quando meno te lo aspetti. Un lavoro importante questo, un lavoro che sfiora la voracità dei sentimenti e si immerge con gratitudine all’interno di un cosmo sempre meno definito, sempre più stupefacente. 


Pre-order del disco qui:

[email protected]

 

Esercizi base per le cinque dita – Dalle Viscere (Mia cameretta Records)

dalle viscereQuesto è un cantautore anomalo, uno venuto dalle cantine dove la musica sa di umidità e stanze chiuse, un cantautore che si trasforma in gruppo , voci che barcollano ubriache di vita e scale da fare ogni giorno per guadagnare un respiro essenziale.
Salirò queste scale per gettarmi sul viale cantano i tre, racchiudendo in 10 canzoni un malessere condiviso tra le liriche di Dino Fumaretto e i fumi post alcol di Vinicio Capossela.
Il tutto suona vaporoso come in scatole ermetiche dove il cantatutore si fa sub per coprire profondità già di certo toccate, ma in questo caso rispolverate per un’occasione di gran gala dove il funerale può rappresentare una festa per tutti.
Vicini al primo De Andrè, i laziali, si avvalgono di liriche proiettate in questi tempi, con problemi da affrontare ogni giorno, osservando un mondo che corre veloce, troppo veloce.
Anomali e impegnati, fuori da qualsiasi circuito mainstream e al contempo capaci di entrare dalla porta principale.

“Mia Cameretta Records” regala agli affezionati un’altra band su cui puntare, un lo-fi finalmente di grande qualità, “Esercizi base per le cinque dita” conferma che la musica prima di tutto passa dal cuore poi dal calcolatore.