Metibla – Stanno tutti male (Dimora Records)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e il seguente testo "METIBLA STANNO TUTTI MALE"

Rock nevrotico e distorto capace di scandagliare l’essere umano attraverso una musica che attira adepti e non risparmia parole incastrando quotidianità, essere esteriore ed essere interiore. I Metibla intersecano suoni provenienti dagli anni novanta e ce li regalano attraverso una poetica che parla del declino dell’essere umano, un declino inesorabile immolato alla società dell’apparenza e intriso di povertà mentale che si respira giorno dopo giorno. La fine quindi di un qualcosa qui raccontata attraverso dieci canzoni di sicuro interesse a ristabilire un’interiorità di valore nel nulla assoluto. Stanno tutti male, Il mio cuore bacato, La fine, Neve nera, Ammazzami, Misantropia unica via sono solo alcune delle tracce che ci permettono di entrare in un album che parla di ciò che viviamo. Stanno tutti male è specchio dei nostri tempi. Un album mai compresso. Un disco che cerca di trovare una via oscura, ma reale, alla nostra esistenza.


Metibla – Crimson Within (Autoproduzione)

Tuffarsi giù fino a profondità inesplorate, dalle linearità statiche, quasi immobili, anche se il ritmo incalza e ti fa muovere, forse perché lo scopo di questo disco è farti immergere nella testa di chi le canzoni le scrive, le compone e le mette in musica.

Metibla al secondo disco si concedono itinerari nascosti nei meandri della mente umana, una mente contorta, una mente atta alla riconciliazione, al ritrovare qualcosa di perduto, una ricerca continua che si fa viva traccia dopo traccia.

E’ un disco importante questo, lo si capisce nella suite d’apertura e tutto è costruito per comunicarci che l’abbandono non è una partenza, non è un soffrire, ma è un istante della vita che bisogna affrontare a testa alta contro ogni intemperia.

I Metibla lo sanno fare bene lungo queste tredici tracce, snocciolando molta new wave e trame lineari che si concedono qualche apertura, ma sempre all’interno di un rigore logico che stupisce, ammalia e ti rende partecipe di un vortice in continua espansione.

Un disco cupo quindi, ma pronto a ricevere la luce, un disco per pochi eletti, per solo coloro che possono capire, che forse la morte non è solo la fine o meglio è un nuovo inizio da cui partire per noi, per essere migliori.