Pyjamarama – Fuoco di sbarramento (Autoproduzione)

Il ritorno presente per un suono passato che intasca la prova del tempo e si concede un piccolo ep di cinque canzoni, dove le ceneri dei Melt, guidate dal cantastorie punk Teo e dal batterista Diego si mescolano ai rif chitarristici di Pol, per un appeal che è pura e diretta continuazione con ciò che è stato in racconti amorosi consumati, quasi in modo anacronistico, fuori dal tempo, un bisogno mai sazio di gridare la propria appartenenza, il proprio bisogno di stare al mondo, attraverso chitarre spaventosamente distorte e power chord all’ennesima potenza in grado di attivare dinamiche sempre e comunque apprezzabili per un io che scava nelle viscere e affronta la realtà in modo quasi simbiotico, con approccio verista e anticonformista, in modo critico e in parte analitico, alla ricerca speranzosa che prima o poi qualcosa possa cambiare all’orizzonte; ne sono a testimonianza di questo, i pezzi che trovano in l’apripista Piazza Syntagma un punto di svolta con il passato fino a quella Pioggia Acida, nel finale, che sembra quasi servire da monito per ciò che ci sta succedendo attorno: un disco, per i vicentini Pyjamarama, che suona conforme al loro essere schierati, laggiù oltre le barricate.