Mé, Pék e Barba – Vincanti (New Model Label)

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Disco sopraffino incentrato sul vino capace di inebriare i palati più esigenti con note aromatiche che si sposano con stile ad una musica d’insieme composita e rinomata, in grado di far ballare, di far pensare e in qualche modo di far entrare l’ascoltatore in un mondo naturale e carico di significati. I Mé, Pék e Barba danno vita a storie e situazioni grazie ad una musica che sposa il folk e il rock, una musica maturata al sole che dona l’energia necessaria nel far esplodere, in un caleidoscopio colorato, quel bisogno comunicativo che ci abbraccia in un unico e grande viaggio capace di trasportarci lungo i fiumi sempre accessi di un amore per una bevanda che non conosce confini. Vincanti è un disco anche di collaborazioni importanti come quella con Omar Pedrini, Puccia degli Après la classe, Dario Canossi dei Luf solo per citarne alcuni, collaborazioni necessarie per rendere l’esperienza a tutto tondo e in grado di stupire canzone dopo canzone. Vincanti è un disco che non lascerà delusi, un album curato in tutte le sue parti, un insieme di pezzi da valorizzare in una notte che sembra non avere fine.

Me, the other and. – 404: human not found (Seahorse Recordings/Audioglobe)

Sperimentale progetto d’apertura elettronica in grado di coniugare l’etereo vagare del tempo con lo strato coscienzioso che apre a finestre di dipartite in un solitario abbraccio al mondo in decadenza. Misantropia verso l’animo umano che affiora nelle tracce di questo progetto di lontananza, progetto che raccoglie le menti e le idee di Paolo, Chiara e Lorenzo attraverso un uso consapevole di apparizioni e stati catatonici che sfiorano gli ambienti e le diffuse elaborazioni di gruppi come i Massive Attack in un’eterna lotta tra bene e male che si fa alterità e ingloba in modo del tutto naturale il mondo che sentiamo vicino a noi. I resoconti eterei proposti fanno d’atmosfera appagante all’intero susseguirsi di energie nascoste e viscerali che possono esplicare la propria parabola in pezzi come Intro, Paperstream, Jazz e Bird a ribadire concetti di fuga e abbandono, a recuperare quel sano e del tutto legittimo desiderio di libertà che nel calore della situazione inverte i poli e come un magnete attira a sé tutto ciò che di buono ancora esiste in un’estasi perenne di sogni inesplosi.