Gastone – (II) / (Mattonella Records)

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Suoni suadenti e circoscritti, suoni che sembrano provenire da altre galassie intercalati da passioni oxfordiane di radioteste impazzite pronte a stupire e a coinvolgere ascoltatori e curiosi di ogni ordine e grado. Tornano i Gastone con un disco stranissimo. All’interno c’è una passione viscerale per la bella musica, una passione che smembra e ricuce, una passione che in qualche modo ingloba attimi e ci consegna una prova che incrocia pop, rock, prog in un insieme onirico e a tratti psichedelico di visioni e di sogni da costruire. Pezzi come Letargo, Febbre, Invecchiando, lo stesso singolo Cristalli danno voce ad una sperimentazione di fondo che non si accontenta, ma che cerca in qualche modo di trovare un proprio punto di sfogo, un proprio punto di contatto. Un album immaginifico questo, un disco che ritrova nella poesia di anime errabonde il proprio punto di non ritorno. Bravi.


 

Zeno – Postumi da bagno (Mattonella Records)

Autoproduzione lo-fi e genuina che parla di momenti sgangherati e lasciati al caso dove una serata come tutte le altre racchiude in sé la forza di creare un disco che parla di sbronze, vomito e amicizie, di rapporti andati a male e bellezza da percepire nelle piccole cose quotidiane, dalle giornate storte ai finti moralismi fino a creare un’immedesimazione costruita ad arte con l’ascoltatore grazie ad una predilezione per la forma acustica e meditata e grazie anche a suoni semplici, diretti ed essenziali, che alcune volte mancano di un collante, di un elemento che crei un mix del tutto più convincente, ma che in sostanza si approccia al folk sghembo degli ultimi tempi da L’officina della camomilla, a Dente, passando per I cani in un colpire attraverso parole ricercate la realtà che ci circonda in momenti di lucidità post sbronza.