Matteo Muntoni – Nur-Bisu (S’ARD Music)

Copertina di Nur-Bisu di Matteo MuntoniSuoni dalle molteplici forme trovano nell’archeologia musicale un tratto di confine da esplorare in grado di convogliare desideri e aspirazioni all’interno di un mondo fatto di cangiante bisogno di appartenenza e libertà continua da respirare. Il nuovo di Matteo Muntoni, disco questo capace di abbracciare una musica proveniente dalle profondità della terra, è un concentrato di world music incastonata all’interno di esigenze personali nel dare forma e sostanza ad un suono mai completo, ma lasciato al tempo che verrà. Un’ispirazione, un desiderio incompiuto, una progressione interiore con la natura che amalgama convinzioni e bellezza, nel raccogliere, nella parte più nascosta di noi, il tentativo unico e primordiale di costruire suoni che diventano arte da interpretare, scovare, trasformare, attraversando spazio e tempo in una sorta di buco nero fuori dalla realtà. Nur-Bisu è una creatura di pura avanguardia, inevitabilmente collegata ad una musica sofistica e complessa, accesa dal chiarore delle stelle e partecipe di un tutto che meraviglia ad ogni ascolto.

Matteo Muntoni – Radio Luxembourg (Ticonzero)

Molteplicità di mondi, poliedricità a dismisura, passione costante lunga una vita intera per una ricerca di sostanziale miraggio che va oltre le apparenze e regala forti sensazioni ad ogni ascolto. Il disco di Matteo Muntoni convoglia energia e arte, capacità espositiva mai banale e preziosi elementi di contrasto che rendono questa cavalcata eterogenea un grande disco concentrato dove improvvisazione, jazz, prog si fondono, si toccano, si avvicinano e si allontanano per dare vita a qualcosa di originale. Un minimalismo concentrico, fino a toccare sprazzi di psichedelia cosmica che non si accontenta, ma si lascia ammaliare per fondersi confondersi con un vissuto fatto di energia e quiete, calma apparente per mondi a venire. Il disco di Matteo Muntoni parla all’ascoltatore con una maestria e una maturità uniche. Un insieme di tracce che diventano cerebrali e discorsive, tra dicotomie riuscite e sentieri ancora da scoprire.