Gianluca Secco – DanzaFerma (Martelabel)

Davy Dilamo "Sexy per me" - Radionova

Introspezioni sonore, tra luci e ombre, di un cantautorato che porta l’artista in primo piano diffondendo elucubrazioni che vanno oltre l’apparenza e si attestano in profondità alla ricerca della nota perduta, del sogno mai avverato. Il nuovo di Gianluca Secco è un concentrato autorale dove la polvere in dissoluzione si sposa con i fantasmi che ci portiamo dentro per un risultato composito fatto di passato e futuro che si intreccia a ricomporre un grido disperato dove il poeta fattosi carne riceve un dono quasi mistico nel creare sentieri e percorsi, nuvole di essenza e veridicità mai dimenticata. Il singolo Senza velo dichiara apertamente uno scandagliare l’animo umano alla ricerca di frammenti smarriti nell’etere. Pezzi come Sangue, la title track, Ottobre, DiSchianto sono la summa di un pensiero capace di affondare e ampliare il sentire, facendoci rimanere sospesi tra il nostro essere e il nostro divenire.

Odiens – Prima incisione (Beta Produzioni)

Innamorati del sole e del vento che ti scuote i capelli mentre sei ammaliato da una cabrio targata ’60 che ti scuote a dismisura in un film in bianco e nero dove le balere estive facevano da contorno all’Italia della rinascita.

Prima incisione il disco degli Odiens è un concentrato di suoni miracolosamente tendenti a sonorità genitoriali che imprimono una gradevolezza esterofila al beat dei primi Beatles e si accostano facilmente a perle sonore suonate direttamente da Corvi e soci.

Un disco fresco, genuino, suonato e riportato con strumenti vintage dal grande carattere, dove i nostri scomposti e ricomposti per l’occasione non si limitano solamente a ricreare un mondo, ma lo fanno con un piglio assai indie, assai underground, ricco di quei suoni che riempivano i locali pieni di fumo dove l’ora per tornare a casa non arrivava mai.

Non soltanto quindi una musica ballabile, ma anche musica impegnata dove il valore aggiunto nei testi e nella voce incisiva e tagliente di Flavio De Cinti, si amalgama ad un songwriting che non lascia nulla per scontato.

Si analizzano testi sghembi e ironici, battute proverbiali e attimi di follia adolescenziale, su tutti Voyeurismo, L’educazione sentimentale e la bellezza al pianoforte di Carta da Parati.

Il miglior disco 2015 ascoltato fino ad ora; mi auguro di non sbagliarmi, se dico che questi ragazzi lasceranno un segno, disegnando un ponte tra passato e presente, nella musica italiana.

UNA – Come in cielo così in terra (MArtelabel)

Marzia Stano si trasforma.

Ve la ricordate quando si lanciava come una rocker nella compianta band Jolaurlo?

Ora, per questa nuova avventura, la forma canzone si fa più introspettiva lasciando spazio al tempo passato e a ciò che si è raccolto, quasi che il tutto prendesse la forma di un diario segreto chiuso ben a chiave in cui nascondere tesori di inestimabile valore, celati dal bagliore di una finestra che si affaccia davanti al bosco della rinascita perpetua.

Ecco allora che la fenice si rialza e ricompone i pezzi perduti, riconquista la giusta parte nel panorama della musica italiana, questa volta nei panni di una cantantessa velatamente rock che abbraccia territori più soft e intimi.

Una Marzia Stano che ricorda Syria di Un’altra me, alle prese con sperimentazioni sonore in pomeriggi umidi di impegno sociale e testi affilati, mordenti, concretizzati: una tempesta, un fulmine che si apre al nuovo giorno che verrà.

Ecco allora che i toni si fanno d’atmosfera in Mario ti amo, un racconto di un bacio incompreso che in qualche modo racchiudeva lo sbocciare di un amore e poi l’Ilva e Taranto dal treno, la fila in segreteria in Fuori sede, l’ode alla letteratura in Professoressa, la precarietà del lavoro quotidiano nella sterile frase a cui siamo abituati del Non so…per poi portarci ad una Giornata complicata, la commozione di Camilla e Matteo per finire con Quel che manca.

Un disco pieno di vissuti e di storie che prendono forma lungo l’ascolto lasciando stupore e sorrisi nel volto di chi ascolta, un passaggio essenziale questo per capacità espressiva e forza rinvigorita, una stella che brilla di luce propria sopra la nostra penisola.