Vat Vat Vat – Vie (Manitalab/La Clinica Dischi/Believe)

album VIE - VAT VAT VAT

Suoni sintetici da galassie lontane che intercorrono in questa modernità in un suono pop che si avvicina ai Kaufman rendendo l’ignoto un po’ meno oscuro e cesellando di fino un bisogno essenziale che attraverso le canzoni proposte si trasforma in meravigliosa assuefazione contagiosa e caratterizzata da ritornelli e melodie popolari affascinanti e composite. Il disco dei Vat Vat Vat rende l’idea di fondo complessa e misteriosa, carica di significato e permane in un album fatto di momenti carichi e altri un po’ più introspettivi, portanti e di sicuro effetto, emancipati a dovere e ricchi di quel bisogno di comunicare che rende importante anche un solo ascolto nella comprensione di queste geometrie esistenziali. Apice di assoluta bellezza la finale Via di fuga, senza dimenticare pezzi come l’apertura affidata a Orchidee, Comunicare o Quello che vuoi a ribadire concetti di puro intrattenimento sonoro che si sposano con la poesia in musica, con la vita e con la via da seguire, con quello che portiamo dentro , con quello che ci rende simili e nel contempo con quello che ci rende alquanto diversi, ma incredibilmente vicini. 


May Gray – Ritorno al sereno (Manitalab/Private Stanze)

Copertina di May Gray Ritorno al sereno

Maturità artistiche nei già conosciuti May Gray grazie ad un disco profondo nella superficie del pop sognante e in grado di attraversare il nostro stato umorale trasformando una grigia giornata in qualcosa di ammirevolmente accecante. Le canzoni di facile appeal a cui ci avevano abituati continuano in una solidità della proposta davvero interessante. Una proposta vista con gli occhi di chi tenta giorno dopo giorno di dare fantasia ad un mercato saturo di inventive, ma come in questo caso in grado di confezionare una musica che non ambisce a delimitare confini, ma piuttosto evapora sognante nei flutti dell’immediatezza da assaporare nell’attimo che trascorre giorno dopo giorno. Canzoni come Camilla, Testa in tasca, Tra di noi, Via Pennisi non passano di certo inosservate scardinando un rock alla Foo Fighters che incontra i nostrani Ministri e i FASK in suoni che si prolungano a dismisura in cavalcate elettriche davvero energiche e invitanti al pogo sfrenato. Ritorno al sereno è il bisogno di guardare verso una direzione, scegliere una continuità captando odori e profumi di un attimo da custodire e quando meno te lo aspetti con quello stesso attimo avere la possibilità di cogliere ogni percettibile sfumature dello scibile umano.