Malmo – Manifesto della chimica romantica (Manita Dischi)

Muoversi e ondeggiare nell’etere, comprimere spazi ed energie lontane per farle esplodere, per recuperare l’insperato, per dare un senso diverso ad un mondo decostruito, nuovo e cangiante di colori ed elettricità sperata. I Malmo compiono un viaggio nelle terre del nord donando ampiezza e gestualità ad un rock che sfuma nel post e ingloba strumentazioni tipiche di un genere portato alla ribalta da band come Sigur Ros, Mogway, Goodspeed you!Black Emperor per un’attrazione fisica a tutto ciò che è natura e che può esageratamente dare impressioni, consegnare stati d’animo da trasformare, da cesellare e da vivere profondamente. Manifesto della chimica romantica incrocia l’amore e la scienza, lo fa in modo del tutto naturale facendo del citazionismo uno strumento a proprio vantaggio e consegnando all’ascoltatore pezzi che via via si fanno più ambientali, compositi ed eleganti. Da L’alba di un giorno di festa fino a I treni e le scie i nostri percepiscono l’aurora boreale in un suono cosmico davvero unico, un’avventura che si fa essa stessa vita, una terra che si fa narrazione e che vede i Malmo esserne protagonisti.