Ladro – Spogliati e ammalami (Resisto)

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Rock aperto a dovere per implementare storie e architetture che avanzano e sorreggono risultati compositi e di sicuro impatto. Il mini disco dei Ladro, band milanese alla loro seconda prova, include parti che dalla rarefazione passano invincibili verso continenti alla deriva che attraggono i poli e fanno si che questa musica gridata e cucita addosso sia un segno di questi tempi. Una vibrante attesa che nell’insperato trova il suo punto di fuga, uno sfogo adulto e del tutto personale. Quattro pezzi soltanto che sfiorano un alternative che si tuffa nel grunge e nella musica anni ’90 a segnare la via, a segnare passione, coraggio e un senso spiccato di inquietudine che ammalia e sovrasta. Una prova compatta e priva di mezze misure.


Ladro – Ladro EP (Autoproduzione)

Commistione portentosa di più generi, di più stili intellegibili, per un power trio di notevole sostanza, capace di sbaragliare la scena a colpi di emozioni assicurate e imprevedibilità racchiusa nel loro Ep d’esordio; questa band milanese incornicia una prova ricca di atmosfera e pregnante di quell’esigenza quasi naturale di trasformare la rabbia e l’immediatezza in una musica che abbraccia psichedelia cosmica al grunge di Seattle, Nirvana su tutti, fino a comprendere un cantautorato nostrano che tocca vertici oscuri e raffinati in un sentiero influenzato dal carisma e dalla portentosa malleabilità nel creare nuove forme sonore partendo da ciò che già conosciamo e portando a casa cinque pezzi, tra cui la stupenda e più significativa Temporary Shelter, che sanno di passato e anche di nuova sperimentazione, tra Sycamore Age e quel gusto per ciò che di nuovo si può creare, nell’alchimia del suonare assieme.