La linea del pane – Utopia di un’autopsia (QB Music)

http://www.rockit.it/copertina/24303/la-linea-del-pane-musica-utopia-di-unautopsia.jpgCosa può arrivare dopo una giornata cupa fatta di nuvole scure e tetre dove un dipinto non può essere che contorno a un cementificio a cielo aperto?

“La linea del pane”, band milanese, è un concentrato ben studiato di cantautorato che si porta con sè il peso degli anni dove la musica d’autore regalava emozioni a non finire, ad ogni ascolto.

Perlustrando nei meandri l’intensità di questa band, si possono sentire echi di “Non voglio che Clara” più elettrifcati, toccando apici Kuntziani dove il Cristiano di turno si esalta scrivendo testi di immacolata bellezza e simbiosi con chi ascolta.

Un disco che suona perfetto stilisticamente, alcune canzoni mi ricordano il miglior Graziani; quelle canzoni da canzoniere che vorresti trovarti a cantare ogni giorno tanto efficaci quanto durevoli.

Allo stesso tempo gli 11 brani sono un viaggio interiore difficile da comprendere fino in fondo, ma così deve continuare ad esserlo; ciò che non è svelato nell’immediatezza sa regalare sempre delle piccole positive sorprese.

Ed ecco quindi un disco che inizia con i toni soft e velatamente pop di “Apologia della fine” per concludersi nella dolcezza di “Solstizo d’inverno” dove Teo canta l’anticipo è in ritardo e il Natale è già in Novembre, a sancire l’abitudine di anticipare i tempi senza vivere realmente il presente.

Un album che racconta con stile la decadenza inconscia del mondo.

Se solo potessimo avere maggiori sorprese di questo livello, se…