Marti – King of the minibar (Cassavetes Connection/Believe)

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Dentro al nuovo disco di Marti c’è un mondo da scoprire, carico di significati e di poesie urbane che abbracciano la solitudine del presente, lo fanno in stanze d’albergo a Berlino dove le canzoni sono veicolo di diffusione di un sentire capace di raccontare storie, forse anche le nostre, convogliando la cupezza interiore dell’animo umano in un contesto di certo non asettico, ma pieno di vita e di morte. Ogni stanza ha il suo ospite dal naufrago a Evatima Tardo una delle donne più belle del mondo secondo Houdini, ma c’è anche un futuro possibile e concepibile in questi racconti, un desiderio di creare dal nulla una storia che possa catturare l’attenzione e in un certo senso stupire convogliando la potenza delle parole alla potenza stessa della musica, abbracciando poeticità nascoste dai Cousteau fino al lato più pop rock degli Stranglers, passando per l’indiscusso Nick Cave in un’amalgama di vite che richiama l’attesa, proprio come quell’uomo alla finestra in copertina, ideato da Igort che per l’occasione ha curato il libretto e l’intero artwork del disco, un valore aggiunto di certo a completare un disco che scava nella parte più profonda di noi senza lasciarci mai.