Cinque uomini sulla cassa del morto – Kairòs (Autoproduzione)

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Folk d’autore spruzzato da un intimismo pop per il nuovo disco della band friulana Cinque uomini sulla cassa del morto. Un disco intrinseco e pieno di coraggio che strappa, dal nostro venire al mondo, metodi e ambizioni per costruire una musica d’insieme suonata come non ci fosse un domani. Gli elementi marcatamente folk della prima prova sono qui soppiantati da un’esigenza d’insieme capace di sfiorare la ballata romantica. Un suono che si dipana tra i chiaro scuri esistenziali di pezzi come Buio, Dal deserto al mare, I miei occhi, I giorni del sole, Torno. Una prova, questa che nella contemporaneità del momento ambisce ad essere processo di maturazione sedimentando una compattezza invidiabile. Una band che ha saputo trasformarsi riuscendo a trarre da ogni singolo gesto un punto essenziale, di contatto, con una quotidianità che come materia per i sogni a venire dona e incanta, costruisce e rappresenta.


Lorenzo Gileno – Kairos (Autoproduzione)

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Uscire allo scoperto e far valere la propria capacità nel raccontare storie non è da tutti, anzi è caratteristica solo di pochi, tra questi troviamo il cantautore Lorenzo Gileno che attraverso un percorso fatto di storie personali, di vissuti e di racconti del mondo che lo circonda, riesce in qualche modo a dare un senso introspettivo, anche se non dichiarato, alle vicende che lo coinvolgono, confezionando una prova ben suonata ed emozionale, in grado di attraversare il buon cantautorato della nostra penisola, soffermandosi sui particolari ed esigendo una comunione d’intenti che va ben oltre il luogo comune.

Dodici pezzi che si dipanano tra un Niccolò Fabi più intimo e l’elettronica appena accennata della bellissima voce di Alex Baroni, per un’ incisiva prova che mira alla rinascita e al sussurro, alla ricerca di un luogo dove vivere partendo dalla canzone La mia città fino a scorrere in attimi acustici ben dosati, alla fine, raggiungendo quell’Ouroboros che non poteva che essere la chiusura perfetta di un cerchio in primis interiore.

Lorenzo Gileno con questo disco mostra tutta la sua maturità, fuori da schemi e dalla moda nazionale del momento, dando un senso sopraffino ad una prova poetica che abbraccia territori lontani e ispirati come non mai.