An electronic hero – Isoipstar (Autoproduzione)

Viaggi cosmici spaziali in grado di contemplare lo spazio da un nuovo punto di vista, suoni stratosferici che si innalzano sopra le nuvole della quotidianità e incrociano pianeti amalgamati nel buio eterno, conquistano nuovi bisogni e cercano di osservare la materialità da un nuovo punto di vista, un’idea concentrata al tempo stesso, un’idea che è parte del tutto.

Tre pezzi soltanto, che vantano un’internazionalità di sicuro impatto, capace di dare freschezza e concentrato in divenire, con Fireworks che ricorda il Blake migliore, processato con cura e disintegrato, senza dubbio ricomposto e sicuramente sognato.

Un album che riempie il tempo, riempie il mondo di sintetizzatori universali, un disco che stupisce solo per il fatto che allo scadere dell’ultima canzone riparte, con un po’ di amaro in bocca, esigenza che di questa musica ce ne sia ancora per molto, superando le barriere territoriali e andando oltre, lassù.