Skaosss – Ci trovi sulla playa (IndieBox Music / Self)

Risultati immagini per skaosss ci trovi sulla playa

Distesi al sole del nuovo giorno tra spiagge roventi e bisogno di respirare  a pieni polmoni l’estate che avanza. Ci trovi sulla playa è un disco squinternato, balordo, in grado di farti provare irresistibilmente un bisogno unico ed essenziale attraverso un desiderio comunicativo più unico che raro. Skaosss corre alla velocità della luce, corre per dimenticare l’inutilità di questo mondo e per farci assaporare canzoni che non si chiedono troppo, ma che con una punta d’ironia vibrano e brillano di luce propria attraverso una realtà sospesa e invidiabile. Punk californiano intrecciato ad uno ska d’oltreoceano che non risparmia il rock’n’roll, ma trova proprio in questo la forza necessaria per far ballare a perdifiato grazie a motivi e pezzi che sono delle vere e proprie hit che ti entrano in testa e non ti lasciano più. Non è facile creare un insieme di canzoni così comunicative e immediate. Gli Skaosss ci sono riusciti, tanti di cappello quindi.


L’invasione degli omini verdi – 8 bit (IndieBox Music)

Risultati immagini per l'invasione degli omini verdi 8 bit

Desiderio impressionante di fare un salto all’indietro alla scoperta di valori essenziali come la rivolta portati in essere ancora una volta come punti  inscindibili di un amore indiscutibile per un punk rock targato fine ’90 che non smette di brillare ed energicamente comunicare il proprio punto di vista, la propria strada da seguire. Ritorna la super band L’invasione degli omini verdi, ritorna con un disco di protesta innegabilmente espressa in questa quotidianità per una manciata di canzoni capaci di dare profondità di visione al nostro piatto sguardo ed edulcorato da una realtà che non ci appartiene. Otto tracce che partono con la speranza di Credimi per proseguire con pezzi simbolo come La nostra storia, Rinuncia, Funerale della verità ad impreziosire un punk rock tirato ed evidentemente altamente ispirato. 8 bit è partecipazione e affermazione, è presenza e desiderio di imprigionare l’inutilità nella gabbia di questa società malata, è approccio inglobato negli anni ’90, ma spudoratamente intriso di verità odierna. 8 bit è un disco terreno per questi alieni impressi nel nostro vivere. 


Lennon Kelly – Malanotte (IndieBox Music)

L'immagine può contenere: pianta e spazio all'aperto

Potenza combattiva che apprende dal punk folk la strada da seguire intessendo trame di sicuro appeal che ben si prestano a rappresentare questi animali da palcoscenico  in grado di scaraventare folle grazie ad una musica sempre sul pezzo, attiva, ironica, tagliente e pungente, mai banale. A tre anni dal disco d’esordio i Lennon Kelly tornano con un disco folgorante che non lascia spazio d’azione e non lascia respirare, si mescolano prontamente i suoni dell’Irlanda con un combat rock mescolato alla musica d’autore raccontando di radici e di attaccamento alla propria terra, citando Tolkien e i classici del passato, in una narrazione che si fa leggenda anacronistica e fuori dal tempo quindi per come lo conosciamo. Pezzi come Mazapégul sono necessari per entrare nel mondo dei nostri mentre canzoni come Nobel per gli stronzi non risparmiano di certo nessuno e non si pongono certo il problema della morale o del buon costume. Long John Silver sarebbe perfetta per una partenza senza ritorno, mentre la title track rinsalda il legame di una famiglia che stupisce canzone dopo canzone. Malanotte è una chiara dichiarazione d’amore per il proprio essere, un guardare al passato con gli occhi di un bambino riscoprendo la magia del momento, la magia di ciò che non tornerà più.

Derozer – Passaggio a Nordest (IndieBox Music)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

I Derozer vivono ancora attraverso questo disco uscito ben 13 anni dopo l’ultima fatica Di nuovo in marcia, un album che nasce con la necessità di dare un senso importante e un approdo convincente dopo i fortunati tour del 2012 e del 2014 per la band vicentina che ha fatto della canzone simbolo di presa sicura un punto di contatto con i giovani di almeno un paio di generazioni per un tuffo tra passato e presente che racconta, come pugno allo stomaco, un’attualità che si respira, un’attualità costante e ribadita grazie ad un muoversi egregiamente attraverso territori punk di ambientazione padana, dove l’esplosione di un modello industriale tipico veneto è simbolo della disfatta e delle continue migrazioni verso un qualcosa a cui non sappiamo dare un nome, un qualcosa di effimero che grazie alla rabbia espressa in queste dieci canzoni diventa un pretesto per rendere necessaria la nostra mobilitazione, mai fermi quindi, in continuo movimento, verso mondi che non conosciamo, ma che l’elettricità costante di un punk rock abrasivo ci rende gli unici protagonisti di un mondo in continua evoluzione.