Cibo – Incredibile (INRI)

1779113_10152158005012356_25528431_nCibo un gruppo per chi ha veramente molta fame di quel cantautorato italiano post 2000 che si mescola all’ hardcore più suonato e sfrontato, unendo grida heavy e gutturali a suoni che per disincanto ricordano un progressione poco comune tra l’improvvisazione di Mars Volta, la grinta di At the drive-in e le lisergiche chitarre di Area e Banco.

Un suono sporco, ma ritmato, poco usuale, con entrata in trionfo di riff elettrici e subordinati ad una sostanza in continua evoluzione.

I cibo si dedicano ad un lavoro di cesellatura maniacale, cercando di apparire, tentando di creare un moto costante e in qualche modo un disco che si prende in giro e al contempo prende in giro il mondo moderno e discontinuo.

Per certi versi  questa nuova scena hardcore lascia ben sperare in quanto il fattore novità consiste nei testi congegnati per finire nel concept di scrittura creativa che aiuta band come questa ad emergere dal mucchio ondoso per farli respirare aria nuova ed elettrica.

La band torinese si fa ricordare per pezzi come Asterione, Salutami il mare, T-rex di verdeniana memoria e per l’incantevole Guardaquantammerda.

Un disco da ascoltare tutto d’un fiato, facendo ordine nel caos mentale, nulla di più, ma soprattutto nulla di meno.