Paolo Tocco – Ho bisogno d’aria (IRMA Records)

Canzoni soppesate al filo della quotidianità che entrano in punta di piedi all’interno di stanze possibilmente vuote da dove poter creare e ottenere bagliori di luce nella mediocrità che avanza e in tutto quello che la felicità nasconde lontana. Il cantautore Paolo Tocco, al terzo disco, incornicia una prova acustica sussurrata, in grado di attraversare le tempeste di ogni giorno in modo introspettivo e atmosferico, contando i minuti che lo separano dalla bellezza attraverso canzoni fatte per scrutare l’orizzonte lontano, parlando di abbandono, di rabbia e della difficoltà di interagire con un mondo che corre e non riesce a fermarsi, mai. La title track ci fa entrare nell’universo di Paolo e tutto il disco è un insieme omogeneo di stati d’animo davvero bellissimi e vissuti, per certi versi il nostro ricorda la malinconia stagionale di Danio Manfredini, in un insieme di poesie che portano la voce di chi voce più non ha. Ho bisogno d’aria sarà anche un romanzo che uscirà in concomitanza con il disco, sarà un libro di quotidianità vissuta che se si dimostrerà all’altezza del’album certamente continuerà quel percorso di apertura mentale volutamente mosso e analizzato tra le canzoni ascoltate. Ho bisogno d’aria è uno spaccato di vite inglobate dall’ineluttabilità della vita, canzoni però piene di tenacia e capacità d’analisi che fanno di questo grande cantautore un contemporaneo da scoprire.