Ru Fus – Ru Fus (Autoproduzione)

Assaporare il mare lontano e gridare agli dei tutta la propria furia distruttiva, in grado di alzare le maree e agitare una tempesta che permetterà solo a pochi di sopravvivere in mulinelli cadenzati e compressi, delineati e formalmente complessi, in un continuo salto temporale e piegamenti sonori che lasciano morire il giorno, lasciando posto ad una notte quieta e solitaria.

I Ru Fus sono stoner e grunge, sono ciò che è uscito dopo la maturazione dei ’90 e i primi 2000 e sono soprattutto voglia di combattere il sistema, bisogno essenziale di rivincita e rivalsa in un disco che è il concentrato di quegli anni, di un’adolescenza finita e soprattutto durata il tempo di una fiamma, lasciando alle proprie spalle strascichi di esistenzialismi e vita rubata.

I nostri intascano una prova ben suonata e ricca di atmosfera, capace di infondere coraggio e speranza, maturità allo stato cubico e potenza espressiva incamerata in undici pezzi del tutto inglobati, tra onde e affinità in grado di segnare la strada.