Christopher Walken – I have a drink (Taxi driver records)

Genovesi, martellanti e stellari come tubi battuti in cui scende acqua trascinata da una corrente ad alto voltaggio, elementi di psichedelia mescolata con lo stoner e l’hard rock; questi sono i Christopher Walken nome preso in prestito da quella “zona morta” che è risorta grazie a una voce graffiante e trascinante, quella di Davide Marrazzo accompagnato alla batteria ben settata di Giuseppe Maritati, dal basso di Federico Olia e dalla chitarra di Davide Andreta.

Eccezionalmente in questo disco compare all’altra chitarra, di granitica presenza, Riccardo Armeni già Meganoidi.

10 pezzi in tutto, tra cantato inglese e italiano dove il suono entra d’impatto nell’orecchio dell’ascoltatore, echi risuonano nei timpani e rilasciano materia elettrica da esportare fuori confine dove attenti ascoltatori potranno percepire le più gradevoli sfumature di questo lavoro ben svolto e con passione curato.

Ci si possono trovare, in soli 35 minuti di aperture musicali, suoni viscerali alla Soundgarden, Audioslave, QOTSA, System of a down e per certi versi anche digressioni Opethiane.

Il quartetto intasca una prova accesa e dirompente, superiore alle aspettative; rimane solo da testarli nella formula live dove il genere implica un forte impatto sonoro che a nostro avviso non tradirà le attese.